Scuola di La Botte chiusa per mancanza d’acqua. Cacciamani (Ncd): i dirigenti del Comune dovevano prevenire il disservizio

In Cronaca & Attualità, Politica, Primo Piano da Redazione

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Stamattina 24 febbraio ore 7.30, brutta sorpresa per le famiglie dei 200 studenti che frequentano il plesso dell’Istituto scolastico di La Botte, quando hanno saputo che a causa del mancato rifornimento idrico la scuola avrebbe chiuso. Dei lavori di manutenzione dell’impianto idrico che stanno interessando in questi giorni l’intero Comune di Guidonia Montecelio, ne è a conoscenza tutta la popolazione grazie alle affissioni e i diversi avvisi diffusi tramite altri canali di informazione. Chiediamo allora al consigliere comunale Augusto Cacciamani (Ncd), per quale motivo solo oggi è stata decisa la chiusura del plesso scolastico.

“Anzitutto intendo tranquillizzare le famiglie dei 200 studenti perchè dopo diverse sollecitazioni, siamo riusciti a risolvere questo problema con l’arrivo di una autobotte e l’installazione di una cisterna di 4.000 litri con impianto di autoclave. Per cui da domani la scuola sará riaperta”.

Ma questa soluzione non poteva essere trovata nei giorni scorsi?

“Sicuramente sì. Ma come spesso avviene nella Pubblica Amministrazione, gli uffici si rimpallano le responsabilità. In questo caso dai Lavori pubblici mi hanno indirizzato alla Pubblica istruzione, e viceversa. Allo stesso tempo da sabato scorso cercavo di contattare, inutilmente, il capo di Gabinetto per chiedergli se esistessero le condizioni per emettere un’ordinanza di chiusura del plesso”.

Si tratta di una brutta pagina per l’amministrazione.

“Non c’è dubbio, e anzi credo fortemente che i dirigenti e gli assessori che non lavorano al massimo per risolvere le problematiche cui sono preposti, devono iniziare a risponderne personalmente. In questo caso specifico, l’assessore alla pubblica istruzione Gianni Tuzi e il dirigente ing. Marco Simoncini, nonostante le mie numerose sollecitazioni ad assumere decisioni che prevenissero la chiusura del plesso di La Botte, non hanno tenuto assolutamente in considerazione i miei consigli, anzi mi hanno risposto che loro avevano provveduto ad attivare tutte le procedure necessarie. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: stamattina 200 studenti a casa con notevoli disagi per le famiglie. Vorrei sapere a questo punto di chi sono le responsabilità per quello che è accaduto”.

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