Tre fermi per lo stupro nell’ex ambasciata Alemanno: “Espellere i somali che ci vivono”

In Cronaca & Attualità da Roma Est Magazine Commenti

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Una ragazza italiana di 24 anni, di origine croata, ha denunciato di essere stata stuprata da tre uomini all'interno di un edificio abbandonato dell'ex-ambasciata somala, in via dei Villini, a pochi passi da Porta Pia. La ragazza, intorno alle 23 di ieri sera, ha chiesto aiuto in strada a una passante che ha chiamato il 113. Nel pomeriggio tre uomini sono stati fermati dalla polizia di stato perchè considerati responsabili dello stupro. A quanto riferito da fonti di polizia sarebbero tre somali che si trovano ora negli uffici della Questura. La giovane, in lacrime, era su via Nomentana poco distante dal luogo del presunto stupro ed era seminuda, senza pantaloni. La giovane è stata poi trasportata all'ospedale Umberto I. Sulla vicenda indagano gli agenti della squadra mobile della Questura. La polizia ha fatto irruzione nell'edificio sperando di sorprendere i presunti aggressori che al momento sono ancora ricercati. A quanto ricostruito dagli investigatori, la 18enne era uscita di casa dopo una discussione con i genitori e in zona Termini ha conosciuto un ragazzo di colore. La ragazza, che probabilmente ieri sera aveva bevuto qualche bicchiere di vino, l'avrebbe seguito nell'edificio dove successivamente sarebbero arrivati gli altri due. La giovane avrebbe raccontato che gli aggressori erano stranieri. Immediate le polemiche scatenate dall'opposizione. Tra gli interventi anche quello di Rosi Bindi, presidente del Pd: "Ormai – ha detto – Roma non è più una città per donne. Il sindaco Alemanno ha fallito su tutta la linea: hanno lavorato solo per se stessi, abbandonando le famiglie e i cittadini ai loro problemi e dimenticando i bisogni veri della capitale”. Sulla vicenda è stato convocato un vertice a palazzo Valentini al quale partecipano il sindaco Gianni Alemanno, il prefetto Giuseppe Pecoraro e il questore Francesco Tagliente. "Bisogna sgomberare immediatamente l'edificio di via dei Villini ed espellere i 70 somali che ci vivono", ha detto il sindaco al termine della riunione con il prefetto Pecoraro, il questore Tagliente e il comandante provinciale dei carabinieri Maurizio Mezzavilla. Alemanno ha poi aggiunto: "Ora i somali sono tutti in questura per essere identificati hanno uno status di rifugiati ma anche l'ambasciatore somalo non ha un buon giudizio. Non è possibile che la violenza sia stata perpetrata da 4 -5 persone senza che nessuno abbia fatto nulla. Questa è una cosa inaccettabile".  "In questo caso – ha poi aggiunto Alemanno – la vicenda è diversa, non si tratta di controllo del territorio. La violenza è avvenuta in un luogo chiuso".

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