E’ accaduto ieri notte in un appartamento di via Tazio Nuvolari, nel quartiere Ardeatino, dove un giovane romano di 36anni, in preda ad un raptus, ha aggredito i congiunti chiudendoli a chiave in una stanza.
E’ stato il fratello a telefonare alla Sala Operativa della Questura, richiedendo sul posto l’intervento della Polizia di Stato.
Il giovane, abitante in una via parallela a quella dei genitori, ha raccontato agli operatori del 113, di essere stato contattato telefonicamente da loro perché V.R. all’improvviso ha cominciato a dare in escandescenze, picchiandoli e rinchiudendoli all’interno di una stanza.
Giunto nell’appartamento dei familiari, è stato aggredito verbalmente dal fratello, che lo ha spinto all’interno della stanza insieme ai genitori, chiudendo poi la porta a chiave.
Solo l’arrivo della Polizia di Stato ha posto fine alle intemperanze del giovane.
Al loro arrivo, gli agenti del Commissariato Tor Carbone, hanno trovato l’interno dell’appartamento a soqquadro, con suppellettili a terra e mobili danneggiati.
Mentre alcuni agenti si sono messi all’inseguimento di V.R. che alla vista della Volante è scappato per le scale condominiali verso il terrazzo, altri hanno aperto la porta della camera, liberando i tre congiunti.
La madre, in lacrime, ha raccontato agli agenti che poco prima il figlio le aveva sferrato due pugni, facendole sanguinare il naso, per poi spingerla a terra e rinchiudendola a chiave nella stanza insieme al marito.
La donna ha aggiunto che il figlio non è nuovo a tali episodi di violenza; infatti era stato già denunciato per maltrattamenti in famiglia e aveva da poco scontato una pena a 5 mesi di reclusione per stalking nei confronti dell’ex fidanzata.
Raggiunto, V.R. ha aggredito gli agenti, ma è stato bloccato ed accompagnato presso gli uffici del Commissariato Esposizione, dove è stato arrestato per lesioni gravi, maltrattamenti in famiglia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
La madre è stata medicata presso l’ospedale Sant’Eugenio per le traumi e contusioni varie
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