Due chilometri, forse qualcosa di più. Tutti devastati dallo scarico abusivo di rifiuti. La Collina della Discarica che sovrasta tante piccole altre discariche, cresciute alla sua ombra e infestanti come l’erba cattiva. Siamo entrati da via dell’Inviolata, dalla rotatoria sulla 28Bis, in direzione via Toscana, dunque Santa Lucia. Abbiamo incontrato un signore che ci ha guardato con apprensione quando ha visto con quale macchina ci stavamo per approcciare alla strada e nessun altro. Fino al cancello del Tmb sotto sequestro ormai da mesi la situazione è quasi “normale”, per quanto possa essere normale in una zona sotto vincolo paesaggistico incontrare immondizia in strada e un colle di circa 600 metri tutto fatto di rifiuti. Il “bello” arriva quando si svolta a sinistra e si procede verso Santa Lucia. La strada dissestata è perfetto teatro per copertoni, elettrodomestici, sacchi di rifiuti domestici, ingombranti, immondizia bruciata. Per tutta l’estensione della via. Nascosti, lasciati in mezzo alla strada, abbandonati lì da tempo e recenti, bruciati e ancora utilizzabili per chi si sa accontentare.  Con uno sguardo un po’ più ampio si percepisce ancora quello che resta della campagna romana. Una volta che si restringe il campo ottico la campagna sfuma ed arriva la devastazione. Il rally dello scempio. Il manto stradale dissestato, le buche e i rifiuti. Un circuito per stomaci forti. E non per le curve.

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