Il pensiero è ancora al recente fatto di cronaca che ha visto coinvolto uno dei migranti del centro di accoglienza di Marcellina, nel palazzo di Via Colle Falco. “Ci siamo avvicinati al centro – spiega il consigliere comunale pentastellato Alessandro Marulli – circa 5 mesi fa, quando il vociare dei ragazzi aveva creato un legittimo malumore nei vicini di casa. Eravamo intervenuti come Movimento 5 Stelle con i responsabili della Cooperativa Eta Beta che gestisce il la struttura. Ci interessavano il rispetto per i vicini, il rapporto tra migranti ed il paese le condizioni di vita all’interno del centro”. Un incontro che ha portato poi a una proposta degli attivisti, quella di verificare la disponibilità di un impegno volontario di quei ragazzi per Marcellina. “Una collaborazione che fosse un’apertura verso il paese che li ospita. Un’occasione – prosegue Marulli – di inclusione e nel contempo un modo di sdebitarsi collaborando. La responsabile si dichiarava disponibile e propositiva affermando che una trentina di richiedenti asilo erano pronti ad impegnarsi per Marcellina”. Le premesse hanno portato poi a un incontro con l’amministrazione comunale, che manifestava apertura verso il progetto, tanto da predisporre uno schema di delibera che rendesse praticabile questa collaborazione tra Comune, migranti e Cooperativa. “Sono passati cinque mesi ed oggi i fatti di cronaca ci raccontano del tempo trascorso inutilmente, restituendoci una realtà – chiude il consigliere – che rischia di andare nella direzione opposta a quella della collaborazione e dell’inclusione”. Il Movimento 5 Stelle chiede dunque al sindaco Lundini di velocizzare l’iter abbozzato mesi fa. Per bloccare sul nascere quello che rapidamente potrebbe diventare un problema e che mesi fa stava per diventare una potenziale risorsa per il paese.
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