Tivoli. Sabato 4 febbraio manifestazione contro la discarica di Corcolle (“dentro” Villa Adriana)

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

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“Contro la assurda localizzazione di una discarica a 700 metri dal confine della Villa di Adriano, sulla necropoli arcaica della antica città di Pedum, a trecentocento metri dalle case della borgata Capannelle ed a mille dal Villaggio Adriano”. Già basterebbe leggere queste tre righe, e qualsiasi provvedimento che voglia mettere una discarica in un luogo del genere descritto sopra sarebbe stralciato. In un Paese normale. Visto che si è ancora lontani dall’obiettivo, è arrivato il tempo di scendere in piazza anche per gli abitanti di Tivoli contro l’assurda decisione di porre una nuova discarica a Corcolle/San Vittorino, ai margini della Città dell’Arte e praticamente “dentro” un monumento patrimonio dell’Unesco. “Sono ormai conosciuti i vincoli archeologici ed idrogeologici che gravano sul sito individuato per la discarica e gli interventi di importanti Archeologi italiani, del Ministero dei Beni Culturali, di importanti geologi e dei mineralologi – ha spiegato Gianni Innocenti, Legambiente Tivoli – sulla preziosità del  sito. Sono noti gli articoli increduli della stampa internazionale ed i servizi delle tv estere. E’ in edicola il numero di Archeo che dedica quattro pagine alla discarica. Solo il Prefetto ed il Governatore della regione Lazio restano sordi ad ogni intervento e quando parlano esprimono un imbarazzante posizione che testimonia l’indifferenza rispetto al seppellimento con i rifiuti di millenni di storia e cultura”. Chissà se i due resteranno sordi anche alle persone che scenderanno in piazza sabato 4 febbraio a Tivoli: dalle 9 e 30 in poi, appuntamento davanti all’ingresso della Villa di Adriano, per una “grande dimostrazione civile e di massa che unirà le due Ville Patrimonio dell’Unesco in una sola protesta con in prima fila i Sindaci ed i gonfaloni dei Comuni i cui territori confinano con la cava destinata a discarica. Villa Adriana e Villa d’Este verranno chiuse al momento della manifestazione ed i turisti saranno accolti da un volantino in più lingue che illustra le motivazioni della protesta”. Protesta necessaria. Un conto è non sentire, un altro è non voler sentire. E più gente scenderà in piazza, più ci sarà modo di schiarire le idee a chi pensa che gestire la cosa pubblica sia sempre e solo a discapito dei cittadini.

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