Villalba / Dall’As Roma all’Ocres Moca: l’esperienza di Gabriele Tucci per i ragazzi del 2008

In Sport da Yari Riccardi Commenti

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Esperienza e professionalità al servizio della scuola calcio del Villalba Ocres Moca 1952, grazie a Gabriele Tucci, allenatore proveniente direttamente dalla Roma e in prospetto di una crescita anche all’interno del sodalizio dei presidenti Scrocca e D’Autilia. “Ho fatto una grandissima esperienza nell’As Roma, dove allenavo i ragazzi classe 2008 – esordisce Tucci – e visto che al Villalba quest’anno ho confermato gli stessi millennials, è contato dire che mi trovo molto bene con questa classe di età. E spero di fare del mio meglio anche al Villalba. Sicuramente il poco tempo avuto a disposizione sono ad ora non depone a favore, sto ancora conoscendo i ragazzi dal punto di vista tecnico e della loro predisposizione ai diversi ruoli in campo. Intanto ho notato potenzialità in alcuni di loro. La categoria deve permettere loro di divertirsi, lasciandogli fare quello che credono, con assoluta libertà mentale”.

Ingeneroso, forse, il paragone con i giovani della Roma: “C’è un discreto divario con i ragazzi della Roma, ma questo non deve rappresentare un limite. Mi piace tirare fuori il meglio soprattutto dai ragazzi che stanno più indietro. Il loro sviluppo, dal punto di vista tecnico, tattico e fisico, può far sì che alcuni bambini a 10-11 anni siano già prestanti, altri invece debbano crescere. E il tempo sarà il nostro miglior alleato. Punto a trasmettere loro le mie conoscenze per raggiungere il meglio di loro stessi, non nel paragone con gli altri, e a predicare il gioco e il divertimento come unico credo, all’insegna della sportività”.

Parole di elogio, da parte di Tucci, anche sulla struttura Villalba: “Non la conoscevo, è stata decisamente una bellissima sorpresa. Mi sono trovato in un ambiente professionale e familiare, mi hanno fatto sentire a mio agio, anche gli stessi dirigenti. Si tratta di una struttura con molti campi sui quali i ragazzi possono allenarsi e divertirsi. Gli allenatori non possono avere la scusa degli spazi mancanti: sono due impianti sportivi con allenamenti in alternanza su due realtà. Insomma, sono pienamente soddisfatto anche per la struttura”.

Infine, un cenno ai colleghi e al tipo di insegnamento ai ragazzi in campo: “Appoggio pienamente la metodologia di lavoro del coordinatore Claudio D’Ulisse, il coerver coaching, sono un sostenitore del coerver ormai da tempo. La mentalità societaria di lasciar crescere tutti i ragazzi e non lasciare nessuno indietro mi piace e la sposo appieno. Questo è uno sport aperto a tutti e non di nicchia. Occorre che si divertano tutti e apprendano tutti gli aspetti di questo sport spettacolare. Poi, provenendo da un percorso di scienze motorie, faccio attenzione alla preparazione atletica degli allievi, anche a questi livelli, visto che il calcio si è molto evoluto; nella mia metodologia di lavoro c’è un po’ tutto, dominio palla, situazioni tattiche e divertimento, senza trascurare, comunque, gli aspetti competitivi”.

 

 

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