Regionali / Le preferenze in Provincia: i voti dei candidati del territorio

In Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Conteggi chiusi. E quadro del Consiglio Regionale che si fa decisamente più chiaro in attesa delle varie ufficialità. Arriva dunque per la provincia di Roma il primo quadro delle preferenze per i consiglieri regionali “in lotta” nell’ultima tornata elettorale, quella che ha visto tornare Nicola Zingaretti alla guida del Lazio. Numerosi i candidati territoriali presenti nelle varie liste: da Guidonia a Tivoli, passando per Fonte Nuova, Mentana e Palombara. Vediamo come è andata, partito per partito.

Il Partito Democratico: delusione Ferro. Il più votato della Provincia per il PD  è Daniele Leodori, che chiude con 19306 preferenze. Subito dopo ecco i 13069 voti per Valeriani, i 12164 di Michela Califano e gli 11120 del tiburtino Marco Vincenzi (sarà in consiglio regionale), in ticket con Marietta Tidei che si ferma a 11433. “Il mio impegno è di continuare il lavoro avviato – spiega l’ex sindaco di Tivoli – nella scorsa legislatura con ancora più slancio e passione nell’interesse delle nostre comunità”. Tra gli altri risultati ecco quello di Rodolfo Lena (di Palestrina), per lui 9821 preferenze e gli 8840 di Emiliano Minnucci. Si ferma a 5373 voti l’ex parlamentare Andrea Ferro, fermo al 16esimo posto della “classifica” provinciale. Questo il primo esito clamoroso: Ferro è fuori dal consiglio regionale.

Forza Italia: Cartaginese c’è. Il più votato è Adriano Palozzi, con 14077 voti. A seguire ecco Aurigemma (10373 voti) e Giuseppe Cangemi con 1009 voti. Grande prova della tiburtina Laura Cartaginese, che entra in Regione con 9237 preferenze. Si ferma a 2938 preferenze il mentanese Francesco Petrocchi.

Fratelli d’Italia: boom Della Rocca (ma non basta per il consiglio). Al primo posto ecco le 12192 preferenze di Fabrizio Ghera, seguito da Righini (10979) e da Chiara Colosimo con 10808 voti. Bene l’ex sindaco di Palombara Paolo Della Rocca con 10665 voti, che stacca Fabrizio Santori. Micol Grasselli di Fonte Nuova si ferma a 5397 preferenze,

Pirozzi: bene Alesiani, delude Cecchetti, male Fusciello. Sorprende in positivo il mentanese Matteo Alesiani, in lista con Sergio Pirozzi (che si ferma a 6324), che chiude a 4257 preferenze. Il presidente del consiglio comunale di Tivoli Maria Rosaria Cecchetti si ferma a 2383 voti, mentre l’ex candidato sindaco e rappresentante del Polo Civico Flora Fusciello, di Guidonia, si ferma a 754 preferenze.

Movimento 5 Stelle: Novelli è consigliere regionale. “Quasi podio” per Valerio Novelli, del M5S di Fonte Nuova, che chiude con 1658 preferenze arrivando al sesto posto della “classifica” della provincia di Roma entrando così in Consiglio Regionale. “Risultato da attribuire al territorio e agli attivisti che mi hanno sostenuto”, racconta Novelli, che ha ricevuto ben 400 voti anche da Roma. “Una vittoria di tutti: voglio dire grazie alla mia famiglia e dedicarla al mio papà”. Dietro Valerio Novelli c’è Devid Porrello.

Lega/Noi con Salvini: Patrizia Bio. Non riesce a sfruttare l’ottimo trend del partito Patrizia Bio, che chiude la sua tornata elettorale con 603 preferenze. La Lega, con i risultati di queste elezioni, entra per la prima volta nel consiglio regionale del Lazio.

Potere al Popolo: Massimo Leonio. Chiude con 179 preferenze Massimo Leonio, di Villanova di Guidonia, candidato al consiglio regionale con Potere al Popolo.

CasaPound: Federico Rapini. Il positivo risultato di CasaPound  – aumentati notevolmente i voti – ha portato la maggior parte delle preferenze sul candidato alla presidenza della Regione Mauro Antonini. Il tiburtino Federico Rapini chiude con 399 preferenze.

Liberi e Uguali: il ritorno di Paluzzi. Volto noto della politica tiburtina, le Regionali 2018 hanno visto il ritorno sulla scena di Ezio Paluzzi con la formazione LeU: per lui 541 preferenze.

Nel prossimo consiglio regionale, quello del Zingaretti Bis e di una maggioranza che non sarà assoluta, hanno trovato posto ben 3 rappresentanti del territorio del nord est romano. Marco Vincenzi e Laura Cartaginese di Tivoli e Valerio Novelli di Fonte Nuova. Ottima la prova di Paolo Della Rocca – più di 10mila voti e non entrare in consiglio per 177 preferenze – così come quella di Matteo Alesiani, secondo nella lista di Sergio Pirozzi. Bene anche Micol Grasselli: più di 5000 voti sono certamente un risultato sul quale poggiare le basi per il futuro. Cariche di speranze ma alla fine senza esito le avventure degli altri candidati: se la mancata elezione di Andrea Ferro è clamorosa, e rischia di avere conseguenze politiche anche a livello locale, al di sotto le aspettative sono stati anche i risultati di Maria Rosaria Cecchetti e di Flora Fusciello. La prima, presidente del consiglio comunale di Tivoli, era appoggiata da una larga parte – non da tutta – dell’amministrazione comunale tiburtina. L’altra era stata scelta dal Polo Civico di Guidonia, quello stesso che era arrivato a un passo dal ballottaggio alle ultime elezioni amministrative, dove la Fusciello era stata candidato sindaco per una lista civica. Se Alesiani ha superato le 4000 preferenze e la Fusciello, in ticket con lui, non ha superato le 1000, qualcosa che non ha funzionato all’interno dei civici c’è stato. Arriverà il tempo delle analisi. Per ora il punto sta tutto nella presenza di tre candidati del Nord Est romano in consiglio regionale.

 

 

 

           

 

 

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