Guidonia. Il racconto della riunione di maggioranza: tutto slitta al 2 febbraio, giorno della riunione di Forza Italia

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi

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La riunione arriva alla fine di una settimana tormentata, quella che è iniziata il 20 gennaio, con l’inizio del processo al sindaco Eligio Rubeis, ai domiciliari da luglio e alla sbarra per corruzione e concussione, ed è andata avanti con la notizia di un nuovo avviso di garanzia per il primo cittadino di Guidonia. Con il termine di febbraio annunciato da mesi, e con le voci di scioglimento che ormai si rincorrono da giorni, si è tenuta ieri la riunione della maggioranza di centro destra, quella formata da Forza Italia, Lista Rubeis, lista Guidonia Domani (che ha annunciato la scorsa settimana il sostegno esterno alla giunta, dopo le polemiche sul bando per i dirigenti), Fratelli d’Italia e NCD. Consiglieri e vice sindaco, una riunione fiume di 2 ore e mezza e posizioni che variano. Spunta intanto una nuova scadenza, quella del 2 febbraio, quando Forza Italia – forza di maggioranza all’interno del centro destra – riceverà la visita dei quadri del partito da Roma: riunione cruciale vista la forte diversità di vedute tra gli stessi consiglieri forzisti, tra i quali c’è chi spinge per lo scioglimento. Dimissioni che ad oggi sembrano essere lontane, almeno per un’altra settimana, o forse per un intero anno: ha preso infatti piede all’interno della riunione l’eventualità di scegliere alcune priorità da portare avanti da qui fino a febbraio 2017, per poi dimettersi ed andare al voto. Opzione che permetterebbe al centro destra di allontanare quel “suicidio politico” che numerosi consiglieri stanno sussurrando in queste settimane: questa è la posizione fatta propria da Fratelli d’Italia, da NCD e da alcuni consiglieri di Forza Italia, una visione che ad oggi viene vista come una delle poche chance che il centro destra guidoniano ha per evitare di frantumare ulteriormente un’intera classe politica. Intatta la posizione della lista Guidonia Domani, rappresentata dal presidente del consiglio comunale Aldo Cerroni: non esiste un governo Rubeis senza Rubeis. Situazione quindi in continuo e costante divenire, con una variabile, quella della volontà del sindaco Rubeis, ad oggi sconosciuta ai più. Il primo cittadino potrebbe – in molti lo escludono – anche decidere di dimettersi. Se accadesse a maggio 2016 – parliamo per ipotesi, ovviamente – il commissariamento che tanto spaventa la politica guidoniana durerebbe molto più di ogni previsione attuale. Intanto l’appuntamento è alla prossima settimana, con il conclave forzista. Che prevede, a questo punto, scintille.

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