Guidonia. Caso Minniti. Leonetti dice sì alla proposta del consiglio d’istituto di via Zambeccari sul dimensionamento che verrà

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Roma Est, Scuola & Università da Yari Riccardi Commenti

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Accorpamento. Dimensionamento. Termini che fanno venire in mente cattivi pensieri, soprattutto quando arrivano dall’alto – Provincia e Regione – e soprattutto quando riguardano Guidonia. Non c’è polemica: semplicemente, spesso per la città questi termini vogliono dire solo guai, problemi e proteste. Torniamo a parlare del Minniti, e dei problemi relativi al piano di dimensionamento approntato da Palazzo Valentini – http://www.romaest.org/news/11/2011/guidonia-la-protesta-degli-studenti-del-minniti-contro-il-piano-di-dimensionamento-della-provincia/ – e che ha fatto scendere già alcuni studenti in piazza. Nel dibattito scende il campo anche Sabatino Leonetti. La proposta della scuola di via Zambeccari è la seguente: unificazione con l’Istituto Volta, di Guidonia, e il suggerimento di aggregare l’Olivieri di Tivoli al Volta di Tivoli. In questo modo “il Minniti, che attualmente conta dieci classi per un totale di 217 alunni con quattro aree di offerta formativa, si andrebbe ad unificare con l’Istituto “Volta” presente a Guidonia che, invece, conta venti classi con 448 alunni totali e due aree di indirizzo formativo. La proposta mi sembra ragionevole e giusta – spiega Leonetti – anche alla luce del fatto che il bacino di utenza dell’Istituto ex “Minniti” di Guidonia è molto vasto e le località di provenienza degli alunni risultano molteplici e si estendono, oltre alla stessa Guidonia, anche ai comuni limitrofi di Tivoli, Mentana, Fonte Nuova, Marcellina, S.Polo, Palombara, Castel Madama e il V Municipio del Comune di Roma”. Un istituto, quello del Volta di Guidonia, che sarebbe il più indicato anche per le opere di ampliamento che sta completando la Provincia, con 12 nuove aule, maggiori servizi e laboratori e quindi una migliore didattica per un incremento di circa 300 nuovi alunni. “Va detto, infine, che l’aggregazione degli indirizzi di istruzione tecnica e professionale salvaguardano le esigenze locali e i fabbisogni professionali espressi dal tessuto socio-produttivo del territorio dell’area tiburtina. Condividendo questa proposta – chiude – ho inviato una missiva all’Assessore alle Politiche della Scuola della Provincia di Roma, On. Paola Rita Stella, con la quale chiedo di tenere in debita considerazione la proposta sopra citata in fase di deliberazione provinciale”. Scuole assolutamente fondamentali, anche per la futura occupazione. Un obbligo quindi tutelarne gli alunni.

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