Guidonia, in Consiglio comunale va in scena “Arcionia” atto primo

In Cronaca & Attualità, Politica, Primo Piano da Daniele Bongi Commenti

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Tre ore abbondanti di dibattito, tra incertezze, proposte e speranze. Dopo mesi di ipotesi e congetture, il piano di lottizzazione “Arcionia” sbarca finalmente all’attenzione del Consiglio comunale di Guidonia, portandosi dietro tutto il carico di polemiche accumulato negli ultimi tempi.

E’ stata proprio la delicatezza dell’intervento urbanistico in questione, che condurrà alla realizzazione di un nuovo quartiere da circa 5 mila abitanti nell’area di Castell’Arcione, a condizionare l’intera seduta consiliare di martedì, dove a farla da padrone è stata la prudenza.

 

L’amministrazione Rubeis, conscia della responsabilità che si è assunta riportando in consiglio un provvedimento fermo negli scaffali comunali da oltre 25 anni, ha da subito palesato la volontà di non voler bruciare le tappe: l’intenzione è quella di analizzare in lungo e in largo il piano di lottizzazione e di arrivare all’approvazione del punto soltanto quando tutti i dubbi saranno risolti.

Parte dell’opposizione non sembra però disposta a fare sconti al sindaco: far passare il provvedimento come applicazione di una sentenza del Consiglio di Stato, e non come una variante urbanistica, significa, per il Pd e l’Api, prendere una comoda scorciatoia dietro cui si celano interessi personali e non della collettività. Accuse, queste, rispedite al mittente dal capogruppo del Pdl Marco Bertucci: “Questo non è un atto dovuto, ma un atto voluto che farà bene a tutto il territorio e che porterà benefici anche sotto il punto di vista dello sviluppo economico. Guidonia si sta fornendo degli strumenti che gli permetteranno di trasformarsi da un semplice comune a una vera e propria città”, ha tagliato corto l’esponente di maggioranza.

 

Ma per convincere il Partito democratico – privo di Domenico De Vincenzi, assente per “motivi sovra comunali” – della bontà del provvedimento servirà ben altro. La totale contrarietà del partito al piano di lottizzazione è stata espressa chiaramente dal consigliere Rita Salomone. “Il Pd metterà in atto tutto ciò che è nelle sue possibilità per fermare questo provvedimento – ha spiegato l’esponente di minoranza sotto gli occhi attenti del dirigente all’Urbanistica Umberto Ferrucci -. Nessuno ci obbliga ad approvare la realizzazione di un altro dormitorio, è ora di dire basta a questa ‘anarchia cementificatoria’. Guidonia non può continuare ad essere il paese dei balocchi dei costruttori”.  Anche il capogruppo dell’Alleanza per l’Italia, Filippo Lippiello, si è detto “stupito” per l’ennesima “accelerazione nei processi urbanistici”: “Siete stati i primi a dividervi su questo provvedimento, parlando di ricatti e malaffari – ha aggiunto l’ex sindaco – ora invece siete pronti ad approvare il punto senza problemi. Prima dovreste spiegarci se ci troviamo di fronte all’applicazione di una sentenza o, come ritengo, ci sia bisogno di una variante urbanistica”.

Per i cittadini di Guidonia era stato possibile conoscere la posizione del gruppo guidato da Lippiello già dalle prime ore della giornata di martedì, quando sui muri della città erano apparsi numerosi manifesti dall’eloquente titolo “Rubeis quali impicci?”, a firma Api. Poche righe per ricordare la spaccatura, poi risanata, dei 7 dissidenti e per consigliare al sindaco di comportarsi da primo cittadino e non da “architetto”.

 

Una sponda per il numero uno di Palazzo Matteotti, come già avvenuto per Colle Giannetta e la zona CM2, arriverà invece da altri due gruppi di minoranza: La Destra e l’Udc, pronti a sostenere il piano di lottizzazione a patto che il Comune riesca a strappare condizioni favorevoli per la città dalla convenzione che verrà stipulata con la Santarelli Costruzioni spa, ditta proprietaria dei terreni, pronta a costruire il nuovo quartiere lungo via Fratelli Gualandi. “Oggi – ha sottolineato Vittorio Messa, capogruppo de La Destra – c’è la possibilità di capire se questa classe politica avrà la capacità di determinare la crescita futura della città. E’ importante sapere fino a che punto si può intervenire sulla convenzione con l’impresa per strappare le migliori condizioni possibili per la città”.

 

In tal senso, parte della maggioranza si è già mossa, presentando un emendamento alla delibera nel quale viene chiesto l’inserimento, nel piano di lottizzazione, di un asilo nido, una scuola, uno spazio verde pubblico e altri servizi necessari. L’attesa adesso si sposta sulle prossime sedute, in cui verranno protocollati anche gli emendamenti dell’opposizione e dove potrebbe intervenire anche il dirigente all’Urbanistica Ferrucci per illustrare meglio questo piano di lottizzazione destinato a portare un nuovo popoloso quartiere in città.

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