Tivoli. Il Comune chiede lo stato di calamità naturale

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, In Evidenza, Primo Piano da Yari Riccardi

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E’ stata inviata dall’amministrazione comunale di Tivoli alla Regione Lazio, alla Città Metropolitana di Roma Capitale, alla Prefettura di Roma e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la la formale richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale per gli eccezionali eventi atmosferici che nella giornata del 14 ottobre hanno interessato il territorio, con particolare riferimento al quartiere del Villaggio Adriano e alle zone di Ponte Lucano e di strada San Pastore. Particolarmente devastata lazona del Villaggio Adriano, dove l’esondazione del fosso Resicoli ha interessato e trascinato nel fango e nell’acqua una serie di attività industriali, artigianali, commerciali e di abitazioni. Le altre zone colpite sono Ponte Lucano, la Strada San Pastore e gli Arci. Attività del sistema di protezione civile comunale coordinate dal sindaco Giuseppe Proietti: dopo i primi interventi di soccorso effettuati da vigili del fuoco, protezione civile, polizia locale e forze dell’ordine, per tutta la notte, al Villaggio Adriano, hanno continuato ad operare i volontari delle associazioni locali di protezione civile per liberare dalle acque e dal fango gli edifici allagati, operazione che sono andate avanti anche il 15 ottobre. Sul posto in mattinata, è intervenuta anche Asa spa per interventi di pulizia straordinaria: la stessa Asa ha allestito in via Giulia una postazione per il ritiro dei rifiuti ingombranti. Sul posto erano presenti anche i servizi sociali comunali.

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