Guidonia. “Oro Pro Nobis”, l’immobile sequestrato è quello di Villa Pia

In In Evidenza, Primo Piano da Yari Riccardi

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E’ Villa Pia l’immobile di proprietà della Casa di Procura Suore Ancelle Ancelle della Divina Provvidenza sequestrato a Guidonia dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari – Nucleo di Polizia Tributaria. Nessuna ripercussione per le attività che l’IHG che ha preso in affitto lo stabile dalle suore: VIlla Pia è una importante clinica per la cura dei disturbi dell’alimentazione, e “l’Italian Hospital Group – spiega il Tenente Colonnello Ricchitelli, del Nucleo della Polizia Tributaria di Bari – non c’entra assolutamente nulla”.  Di fatto, la Casa di Procura è ente ‘parallelo’ alla Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza opera Don Uva onlus, oggetto dell’indagine pugliese, che molti legami sta svelando anche con la politica, visto il coinvolgimento del senatore NCD Antonio Azzollini. Ente parallelo nel quale gli indagati distoglievano i fondi della Congregazione, attualmente in crack finanziario. “In possesso della Casa di Procura – prosegue Ricchitelli – abbiamo rinvenuto numerosi conti correnti, e altrettanti rapporti con società fiduciarie, il tutto per milioni di euro: di questi milioni ne abbiamo sequestrati 33, oltre alla casa di cura”. Nessuna ripercussione, lo ripetiamo, per le attività mediche e di riabilitazione della casa di cura, che prosegue il suo quotidiano ed importante lavoro: il sequestro è relativo all’immobile, per il quale IHG paga un affitto importante, che ora è versato nel conto corrente giudiziario relativo all’inchiesta, e poi andrà in quello dell’Amministrazione Straordinaria, con relativo Commissario voluto dal Governo. L’immobile risulta essere fittiziamente intestato alla Casa di Procura, con lo scopo di sottrarlo ai creditori e quindi anche allo Stato. “La storia della Congregazione – chiude il Tenente Colonnello – ha molti lati in comune con quanto accaduto in passato rispetto al crack della Parmalat”. Dieci arresti, tre in carcere e sette ai domiciliari, di cui 2 suore della Congregazione: questo il provvisorio bilancio dell’operazione Ora Pro Nobis. Associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta ed altri reati sono le accuse della Procura di Trani. Di oggi la richiesta del GIP alla Giunta per le immunità del Senato per l’arresto di Antonio Azzollini.

 

 

 

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