Roma. Maritato: “Black out al 118, si lavora con un sistema inadeguato”

In Cronaca & Attualità, Salute & Dintorni da Redazione

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Un black out del sistema informatico ha messo in crisi il servizio di emergenza del 118. La grande professionalità dimostrata dagli operatori dell’area ha fatto in modo che tutto sia andato nel migliore dei modi nella notte tra il 31 marzo e il 1 aprile, quando tra le 2 e le 6 del mattino si è manifestato il disservizio. A renderlo noto è il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. “Ci congratuliamo con i lavoratori ed esprimiamo loro tutta la nostra solidarietà, in considerazione delle condizioni in cui sono costretti a operare, con sistemi obsoleti, in un’azienda che di aziendale non ha alcuna caratteristica, con vistose carenze di organico e situazioni strutturali al limite della legalità. Fortunatamente il sistema ha retto, nonostante i dipendenti della sala operativa siano stati costretti a procedere con il lavoro manuale. Forse proprio perché il black-out si è verificato in orario con minore afflusso di chiamate si è scongiurato il pericolo per i cittadini bisognosi di cure in emergenza”.Non è la prima volta che accade un fatto del genere. “Nello scorso ottobre ci siamo trovati di fronte a una situazione analoga: tutto passato sotto silenzio. A questo punto ci chiediamo perché il presidente Zingaretti investa oltre un milione di fondi europei con il progetto ‘open data’, nobilissima idea per rendere trasparenti i dati di spesa della Regione su un apposito portale, senza prima destinare risorse a sistemi salvavita quale il 118. Volendo – conclude il presidente Maritato – la trasparenza la si garantisce anche sul sito regionale tutt’ora attivo ma la salvezza di una vita, con un sistema informatico da terzo mondo, è più difficile assicurarla”.

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