Arriva nel Lazio il “Buono che Avanza”: il progetto di Edenred e Cena dell’Amicizia

In Cronaca & Attualità da Yari Riccardi

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Alimenti sprecati per 8,1 miliardi di euro, con la sola percentuale del 30 % che ha deciso di portare a casa quanto non consumato al ristorante. E’ il momento di cambiare, e di cominciare a allinearsi a quanto accade in altri Paese, dove molti scelgono di portarsi a casa il cibo avanzato: è il caso di Michelle Obama, che durante un soggiorno nella capitale, ha chiesto una doggy bag per gli avanzi del suo pranzo romano. E’ la lotta alla società dello spreco, ed è per questo che l’associazione no profit Cena dell’Amicizia in collaborazione con Edenred Italia, società leader nel settore dei buoni servizio prepagati per le imprese, hanno deciso di estendere anche nel Lazio  il progetto denominato “Il Buono che avanza” (www.ilbuonocheavanza.it). ” L’iniziativa, che mira a creare una rete regionale di ristoranti ad “avanzi zero”, ha come obiettivo – spiegano i responsabili di Edenred – quello di sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di non sprecare il cibo, anche in un’ottica di rispetto nei confronti di quanti, come le persone senza fissa dimora che l’associazione di volontariato si impegna ad aiutare, hanno difficoltà a godere di un pasto caldo al giorno”. Sarà la stessa società a mettere a disposizione di tutti i suoi locali affiliati sul territorio doggy bag da consegnare ai clienti che vorranno raccogliere il cibo non consumato al ristorante (i contenitori per alimenti potranno essere richiesti gratuitamente dai ristoratori presso la filiale Edenred di Roma, via Colombo 440).

La collaborazione tra due realtà così diverse nasce nel 2012, proprio per promuovere la lotta allo spreco alimentare. “Riteniamo doveroso agire da cassa di risonanza affinché il fenomeno dello spreco di cibo, se non eliminato, possa almeno ridursi significativamente”, ha dichiarato Sabrina Citterio, Responsabile Corporate Social Responsibility di Edenred Italia.

La onlus Cena dell’Amicizia, con i suoi 80 volontari e 10 operatori professionisti, opera sul territorio milanese, accogliendo i senza tetto e le persone emarginate dalla società. Animata dal monito di Papa Francesco che ha ricordato quanto “il pane partecipi in qualche modo alla sacralità della vita umana, e perciò non possa essere trattato soltanto come una merce”, si dedica a garantire un pasto ai bisognosi e una dimora ai senza tetto.

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