Santori: “Roma è Terra dei Fuochi: la Procura apra indagine sui roghi tossici”

In Cronaca & Attualità, Politica da Redazione

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“I roghi tossici che si stanno susseguendo tra Via Salviati e Via di Salone si aggiungono a quelli che quotidianamente si respirano negli altri quadranti della città. Le aree maggiormente interessate da tale illecito risultano essere quelle della periferia Est tra Tor Sapienza e via Collatina vecchia, a Ponte di Nona, ma altresì nel territorio del Municipio III nel parco delle Valli tra Conca d’Oro e Val d’Ala, e ancora nel Municipio XI in via Candoni nella zona di Muratella e in prossimità delle aree golenali del fiume Tevere a Magliana e nei pressi della Roma-Fiumicino, oltre la zona la Barbuta tra Roma e Ciampino. A denuncia del degrado ambientale nei campi nomadi presenti sul territorio di Roma per il recupero di metalli che mette seriamente a rischio la salute dei cittadini, ho presentato un esposto dettagliato alla Procura della Repubblica di Roma che ha aperto un’indagine contro ignoti per getto pericoloso di cose e combustione illecita di rifiuti” lo dichiara il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori.

“Finalmente grazie a noi qualcosa si muove, ma non è chiaro il motivo per cui si parla di “ignoti” dal momento che i responsabili agiscono con arroganza sotto la luce del giorno, senza la ben che minima preoccupazione di essere intercettati, certi di rimanere impuniti. Nell’esposto presentato richiediamo, sulla base della normativa vigente, visto l’art. 32 della Costituzione, l’art.256 bis D. Lgs. N. 152/2006 introdotto attraverso il Decreto Legge “Terra dei Fuochi” e 674 c.p., di adottare tutti i provvedimenti necessari per individuare i responsabili e punirli a tutela della sicurezza dei cittadini e del patrimonio immobiliare che sorge nelle aree limitrofe i campi e prevenire danni ambientali irreparabili causati da sostanze pericolose, gas tossici e vapori dall’odore nauseante. Questi fumi tossici che attentano quotidianamente la vita dei romani sono la punta di un iceberg sostenuta da altre problematiche incancrenite a Roma e aggravate dall’irresponsabilità e dall’incompetenza di questo Sindaco e della sua squadra, quali la questione del rovistaggio e i continui furti di cavi bruciati dai nomadi per estrarre rame da vendere illegalmente. Non vorremmo che Marino costringesse tutti i romani a continuare a dormire con maschere antigas dentro casa propria” conclude Santori.

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