Tivoli. L’8 marzo si parla di maternità consapevole

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locandina convegno tivoliL’associazione Il Pesciolino Rosso e il Circolo Legambiente di Tivoli hanno organizzato, in occasione della ricorrenza dell’8 Marzo, un convegno nei locali della Roesler Franz (ex San Michele) di piazza Palatina. L’appuntamento è dalle 17 in poi, ma già dalla mattina saranno distribuite spillette artigianali con il simbolo della mimosa.

Nel convegno, al quale sono invitati donne e uomini, si rifletterà sui diritti della maternità consapevole per informare  che ogni madre  (ed ogni padre) hanno il diritto di scegliere  dove ed in che modo far nascere il proprio figlio,  anche nell’ambito delle strutture pubbliche nelle quali, troppo spesso, non viene rispettata la:

Carta dei diritti della gestante

Un documento stillato dall’ “Organizzazione Mondiale Della Sanità” nel 1995 composto da 15 punti, uno strumento di informazione e garanzia per favorire un nuovo approccio culturale al parto da parte della donna e della coppia, basato sulla conoscenza e sull’identificazione dei propri diritti e delle leggi che li tutelano, in modo da rendere la maternità una scelta consapevole.
Le 15 raccomandazioni dell’OMS:
1. Per il benessere psicologico della neo-madre deve essere assicurata la presenza di una persona di sua scelta – familiare o non – e di poter ricevere visite nel periodo postnatale.
2. A tutte le donne che partoriscono in una struttura deve venir loro garantito il rispetto dei loro valori e della loro cultura.
3. L’induzione del travaglio deve essere riservata solo per specifiche indicazioni mediche ed in nessuna regione geografica si dovrebbe avere un tasso superiore al 10%.
4. Non c’è nessuna giustificazione in nessuna regione geografica per avere più del 10% – 12% di cesarei.
5. Non c’è nessuna prova che dopo un precedente cesareo sia richiesto un ulteriore cesareo per la gravidanza successiva. Parti vaginali dopo cesareo dovrebbero venire incoraggiati.
6. Non c’è nessuna indicazione per la rasatura del pube e per il clistere prima del parto.
7. La rottura artificiale delle membrane, fatta di routine, non ha nessuna giustificazione scientifica e se non richiesto, si raccomanda solo in uno stadio avanzato del travaglio.
8. Durante il travaglio si dovrebbe evitare la somministrazione routinaria di farmaci, se non per casi specifici.
9. Il monitoraggio elettronico fetale, fatto di routine, deve essere eseguito solo in situazioni mediche particolarmente selezionate e nel travaglio indotto.
10. Si raccomanda di non mettere la donna in posizione supina durante il travaglio e il parto. Si deve incoraggiare la donna a camminare durante il travaglio ed a scegliere liberamente la posizione a lei più adatta al parto.
11. L’uso sistematico dell’episiotomia non è giustificato.
12. Il neonato in salute deve restare con la madre ogni volta che le condizioni dei due lo permettano. Nessun processo di osservazione della salute del neonato giustifica la separazione dalla madre.
13. Si deve promuovere immediatamente l’inizio dell’allattamento persino prima che sia lasciata la sala parto.
14. L’allattamento costituisce l’alimentazione normale ideale del neonato e dà allo sviluppo del bambino basi biologiche ed effetti impareggiabili.
15. In gravidanza si raccomanda un’educazione sistematica sull’allattamento al seno, poiché attraverso un’educazione ed un sostegno adeguato tutte le donne sono in grado di allattare il proprio bambino al seno. Si deve invece incoraggiare le madri a tenere il bambino vicino a loro e ad offrirgli il seno ogni volta che il bimbo lo richiede.
16. Si deve prolungare l’allattamento al seno il più possibile e di evitare il complemento di aggiunte. Una madre in buona salute non ha bisogno di alcun complemento fino a 4-6 mesi di vita del bambino.

Anche la mancanza di riconoscimento di questi diritti rappresenta una profonda forma di violenza della quale non si parla e che invece associa in essa anche i neonati.

 

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