Guidonia/Cimitero verso il tutto esaurito, arriva l’ordinanza: disposta la cremazione dei resti mummificati e il riuso dei loculi liberati

In Cronaca & Attualità, Primo Piano da Yari Riccardi

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Il “sold out” verso il quale si sta avviando il cimitero di Guidonia è certificato. Lo fa una ordinanza – la numero 79 del 18 febbraio – firmata dal commissario prefettizio Giuseppe Marani con la quale si dispone la cremazione dei resti umani custoditi in deposito – pari a 195 salme – ormai mummificati, derivanti da operazioni di estumulazione ordinaria a seguito della scadenza di concessione trentennale, “per i quali non sia pervenuta da parte dei parenti più prossimi istanza o interesse al recupero o a diversa destinazione”. L’atto dispone inoltre la conservazione delle ceneri risultati in appositi e idonei spazi, e la cremazione dei resti mortali – anche non ancora conservati in deposito – sempre relativamente alla scadenza della concessione trentennale e senza domanda o interesse al recupero o a diversa destinazione. Il tutto con la conseguente autorizzazione al riuso dei loculi “liberati”, previo adeguamento manutentivo conforme alle prescrizioni igienico sanitarie e tecniche dei tumuli, per “far spazio” a nuove concessioni e dunque a ulteriori salme. Sarà l’Ufficio Cimiteriale dell’Area Urbanistica a gestire l’intero iter.

Un atto quasi dovuto, vista la condizione del deposito del cimitero e vista la necessità di rimuovere i corpi mummificati per prevenire la dispersione di gas e percolazioni: una situazione impossibile da portare avanti, visto il rischio per l’igiene e per la salute pubblica. Una criticità di spazi all’interno del cimitero che dall’ordinanza viene definita “forte”, relativamente alla ricettività della struttura rispetto “al fabbisogno della città e la conseguente – si legge nel provvedimento – necessità di reperire spazi/salma sufficienti a garantire il servizio di sepoltura”. Non più di una settimana fa i loculi disponibili erano una decina circa, una indisponibilità impossibile da ignorare “di spazi liberi per le sepolture e l’inumazione” e dell’esiguo numero di loculi rimasti, come già segnalato dall’Ufficio Cimiteriale del Comune.

L’azione dell’amministrazione arriva dopo la già effettuata campagna informativa – avvisi alla cittadinanza, affissione in albo pretorio e avviso individuale tramite raccomandata r.r. – per sollecitare i parenti dei defunti a comunicare eventuale interesse alla conservazione: per buona parte dei resti mortali non sono arrivate domande di conservazione o di recupero, né manifestazioni di interesse. Numeri e circostanze che configurano un quadro di emergenza sanitaria ed igiene pubblica per il quale era impossibile ritardare ancora emanazione di specifica ordinanza.

Sull’altro fronte continuano le segnalazioni di scarsa manutenzione, di luci votive che non funzionano e di degrado – come più volte raccontato da questo giornale – dell’ala vecchia del cimitero, quella a sinistra della chiesa. Anche in questo caso la necessità di un intervento si rende ogni giorno più urgente.

 

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