“Signora, sono un amico di suo nipote…”. Comincia così la truffa ai danni di una anziana signora nel pieno centro di Guidonia. La donna esce dal supermercato: ad aspettarla, un giovane trentenne, italiano, che inizia a raccontarle la storia ‘classica’, quella del nipote che ha bisogno di soldi. La signora, sveglia e battagliera, riesce a non cadere nella trappola, fino a un certo punto. Fino a quando il tipo pronuncia il nome del nipote. “Guardi, ci parla per telefono, così le conferma tutto lui”. Una voce simile, il nome uguale: l’anziana cade nella ignobile trappola. “Ho comprato una cassa per il computer, mi servono mille euro”: può una nonna non correre in aiuto del nipote in difficoltà? La signora, ormai convinta, sale sulla macchina del truffatore, che la accompagna a casa. La somma in possesso della donna non arriva alla cifra richiesta. Ed ecco una nuova telefonata con il falso nipote: “Non ti preoccupare, dai tutto quello che hai in casa”. Il giovane arraffa e se ne va. Magari avrà pure sorriso alla signora, dopo averla colpita nei suoi affetti più profondi, dopo averla ingannata puntando sul grande cuore di una nonna per suo nipote. Fatto odioso proprio per il raggiro dei buoni sentimenti, che contano molto di più di qualche centinaia d’euro.

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