Guidonia. In catene per lo stipendio

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Politica, Primo Piano, Spazio al Sociale da Yari Riccardi

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“Su 12 mesi che devo prendere lo stipendio mi sono legato sotto il comune 24 volte”. E’ accorata la voce di uno dei due operai della cooperativa che cura i servizi cimiteriali per il Comune di Guidonia. Un ritardo nei pagamenti dei salari ha messo nuovamente in ginocchio i lavoratori: in due la scorsa settimana si sono incatenati alla porta del Comune di Guidonia Montecelio, per sollecitare un anticipo da parte degli uffici, “oppure la ditta si deve mettere le mani in tasca. Se avevamo di che sopravvivere non stavamo qui: se stavamo buoni ad aspettare i soldi potrebbero pure arrivare il mese prossimo”. I pagamenti dal Comune verso la cooperativa sono regolari, la conferma arriva direttamente dall’ufficio Finanze dell’ente di Palazzo Matteotti, e per questo il problema risulta essere tutto della ditta, visto che i mandati di pagamento arrivano regolarmente, e proprio per questo la società ha l’obbligo di provvedere al pagamento degli stipendi dei lavoratori, altrimenti risulta non essere adempiente dal punto di vista contrattuale. Dagli uffici comunali è già partita la richiesta di convocazione per la cooperativa, visto che il Comune eroga soldi che sono vincolati al servizio cimiteriale, e che sono quelli derivanti dalla vendita dei loculi, soldi che secondo le previsioni dovrebbero sempre essere destinati alle paghe dei lavoratori, che portano avanti un servizio duro e quotidiano, vista anche la delicatezza del settore. “Prendiamo 800 euro al mese dopo 26 anni al cimiteriale. Se non ci pagano noi non mangiamo”, così ci salutano i due operai, le mani  ancora legate alla porta. Insieme al futuro, che dipende da uno stipendio che vuol dire, semplicemente e mai come in questo caso, vita.

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