Mentana, emergenza criminalità. Il Sindaco Lodi scrive ai Vertici Istituzionali: “Non trascurate i segnali che arrivano dalle periferie: i cittadini si sentono abbandonati”

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Politica, Primo Piano da Yari Riccardi

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Continua l’emergenza criminalità a Mentana. Dopo il terribile omicidio del dottor Giacomoni, e dopo l’incendio dell’Ufficio Anagrafe, avvenuto il 7 febbraio, il sindaco Altiero Lodi scrive ai Vertici Istituzionali del Paese, per tentare di dare una ulteriore scossa rispetto a quello che lui stesso definisce “un attacco alle istituzioni”. In particolare l’incendio nell’ufficio comunale ha provocato non poca inquietudine nell’amministrazione comunale. Non è stato un furto, e “chi si è introdotto negli Uffici ha rovistato con calma aprendo i faldoni e i cassetti senza toccare soldi, marche da bollo, computers o altro, salvo poi incendiare con cura ogni cosa causando ingenti danni”. Mentre le indagini vanno avanti – e chiaramente tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti – Lodi, come tanti sindaci che purtroppo salgono alla ribalta solo per fatti di cronaca, lancia un vero e proprio grido di allarme, per fare in modo che “ciascuno per le proprie competenze, si faccia portavoce di questo mio accorato invito a non trascurare le migliaia di segnali che pervengono da tutte le periferie italiane dove i cittadini si sentono abbandonati dalle Istituzioni e lasciati alla mercé di chiunque che in Italia, non trovando regole e certezza del diritto, si fa le proprie regole sottoponendo tutti noi all’inciviltà, alla barbarie, alla delinquenza e alla paura”. Paura. Che innesca spesso meccanismi difficili da controllare, e che ha bisogno di freni per non diventare ancora di più fenomeno endemico, che travolge tutto e tutti. Una paura che a Mentana si respira dopo l’efferato omicidio di Luigi Giacomoni. “A seguito del delitto – prosegue Lodi – ho scritto lettere circostanziate e concrete al Prefetto di Roma nelle quali, oltre a illustrare fattive proposte del ‘Progetto Sicurezza’, preannuncio controlli incrociati sulla popolazione residente comunitaria per l’individuazione di delinquenti segnalati alle Forze dell’Ordine italiane e straniere e chiedo l’applicazione degli articoli 20 e 21 del decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30 che prevedono l’allontanamento e il divieto di ingresso e di soggiorno anche per i delinquenti appartenenti alla Comunità europea e ai loro familiari”. La riflessione di Lodi tocca tutte le tematiche che emergono anche a livello nazionale: una giustizia che spesso latita, e che non difende chi dovrebbe. Perchè tutta questa impunibilità? “Sarebbe ora che per tutelare i cittadini, in primis, si cercasse di tutelare gli uomini e le donne delle Forze dell’Ordine che sono sempre più scoraggiati e delusi nello svolgere egregiamente il loro dovere vedendo poi annullati tutti i loro sforzi dall’impunibilità continua che certa Magistratura ‘offre’ di continuo a certi delinquenti”. Giustizia e politica hanno per Lodi la stessa responsabilità, chiaramente a livello nazionale. Una politica che pensa molto alle grandi leggi di riforma, ma evidentemente dimentica che alla gente “tutto questo interessa poco o nulla. I cittadini “vogliono sicurezza e vogliono vivere in uno Stato dove siano garantite le libertà civili e individuali, dove il semplice fatto di essere Italiano, di pagare le tasse e quanto altro debba bastare per non permettere che delinquenti, italiani o stranieri che siano, trasformino il nostro amato Paese nel loro paese dei balocchi”. Forze dell’Ordine con poche forze da mettere in campo, talvolta pochi mezzi e pochi strumenti per operare al meglio, “ma la gente paga le tasse anche affinchè la politica metta le Forze dell’Ordine nelle condizioni più consone per difendere e tutelare tutti i cittadini: è impensabile che si possa continuare a reggere a lungo, senza conseguenze sociali, il malessere e lo sconforto di un intero popolo derivanti da questo micidiale mix di crisi economica e di lontananza delle Istituzioni dai veri problemi dei cittadini”. Eppure per Lodi la soluzione è semplice. Basterebbe applicare le leggi. Che ci sono, o almeno così dicono.

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