688 bambini nati all’Ospedale di Tivoli nel 2016. Il primo bilancio del servizio Rooming-in

In Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi

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Sono 688 i bambini nati all’Ospedale di Tivoli nel 2016. “E l’obiettivo per l’anno appena iniziato – scrive la Asl Roma 5 in una nota – è quello di superare questo risultato”. Tempo di bilanci dopo l’attivazione nel nosocomio tiburtino del nuovo servizio di Rooming-in che garantisce alle neomamme che lo desiderino, quando le condizioni di salute di entrambi lo consentano, di rimanere sempre accanto al bambino, notte e giorno, potendo contare sulla presenza costante e continua del personale dell’ospedale. Il tutto senza dimenticare che la Asl Roma 5 è in prima linea per favorire il percorso di allattamento al seno. “Si tratta di un grande risultato, ottenuto grazie all’impegno dell’Azienda  – prosegue la nota – e alla passione a alla dedizione di tutti gli operatori che lavorano quotidianamente per rendere il momento della nascita veramente indimenticabile”. Il nuovo servizio si va ad aggiungere ad una serie di interventi che hanno portato ad ottobre all’inaugurazione del nuovissimo reparto neonatale completo di sala parto e nido. Il Rooming-in rappresenta un elemento chiave nell’ambito del modello di percorso nascita offerto dall’Azienda Ospedaliera Asl Roma 5 all’interno del punto nascita dell’Ospedale di Tivoli. È finalizzato alla promozione e sostegno dell’allattamento al seno e allo sviluppo delle competenze materne e del neonato. L’assistenza è offerta da una équipe multidisciplinare composta da   infermieri, infermieri pediatrici, puericultrici, ostetriche, ginecologi e pediatri, la maggior parte dei quali debitamente formata tramite corsi aziendali di counselling in allattamento secondo il modello OMS/UNICEF. Tra i vantaggi del servizio ci sono la facilitazione dello sviluppo delle competenze materne nella cura del proprio bambino, la promozione dell’attaccamento e della relazione mamma-bambino (processo di bonding), riduzione del rischio di infezioni ospedaliere per il neonato, empowerment della mamma, dimissione maggiormente appropriata grazie all’assistenza mirata allo sviluppo delle competenze materne e in virtù dell’empatia creata con il personale, facilitazione e sostegno all’avvio e mantenimento dell’allattamento al seno a richiesta del bambino.

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