Roma. Tassa di soggiorno, Santori: “Marino e Marinelli vogliono Roma senza turisti”

In Cronaca & Attualità, Politica da Redazione

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“Non solo l’addizionale regionale che grazie al Presidente Zingaretti aumenterà dell’ 1% nel corso del 2015, non solo l’addizionale comunale più alta d’Italia dello 0,9%, non solo gli aumenti dell’Imu, della Tasi e della Tares sui Rifiuti e gli ulteriori rincari già deliberati su nidi, strisce blu, permessi ztl, trasporto pubblico e servizi a domanda individuale. A causa dell’irrazionale e spregiudicata linea politica del sindaco Marino e dell’Assessore alla Cultura e Turismo Giovanna Marinelli, la città di Roma dovrà fare i conti anche con l’aumento esagerato di una tassa di soggiorno per gli alberghi a cinque stelle previsto dal bilancio capitolino che non trova eguali in tutta Europa” lo dichiara il consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori, in vista della dodicesima edizione di “Albergatore Day”, evento in programma domani sul tema “Legalità e decoro. Lotta al degrado, all’abusivismo e alla microcriminalità”.

“Mi associo ai dubbi di Federalberghi Roma a tutela dei soli 29 hotel di lusso della Capitale contro la volontà degli amministratori capitolini di portare la tassa da 7 a 10 euro, dopo che la stessa pochi mesi prima aveva già subito un aumento ingiustificato visti gli scarsi e inefficienti servizi che la città offre. Un vero e proprio tentativo di suicidio del turismo romano considerando che il contributo di soggiorno a Londra e Madrid è pari a zero, mentre a Parigi 1 € e mezzo. Stiamo parlando di città che valorizzano i propri beni culturali e offrono servizi encomiabili per chiunque, dalle famiglie ai disabili, da chi vuole divertirsi a chi preferisce il relax. Prendere di mira il settore del lusso significherebbe escludere Roma da un mercato internazionale fiorente che porta turisti, risorse, soldi e visibilità alla città. Per un buon sindaco, che ama Roma e dalla parte dei romani, questo dovrebbe essere scontato” conclude Santori.

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