Roma. Santori contro Marino: “Sindaco bentornato, dove è la fermezza che sbandiera?”

In Cronaca & Attualità, Politica da Redazione

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“Marino Tu vuò fa l’ americano, ma si nato in Italy ed è bene che qualcuno glielo ricordi vista la frequenza con cui in pochi mesi, in piena emergenza, è fuggito dall’altra parte del mondo dimenticando le responsabilità proprie del ruolo che ufficialmente rappresenta ma nei fatti tradisce continuamente. Anche da Boston il Sindaco è stato capace di aggravare situazioni già complesse come il caso dei vigili e del bilancio fantasma che tarda ad arrivare in aula nonostante le emergenze della città. Al sindaco non manca occasione di sfruttare le sventure che affondano la Capitale a suo uso e consumo proponendosi come modello integerrimo di fermezza ma questa decisione dov’è quando si tratta di affrontare i numerosi reali problemi di una città ormai abbandonata a se stessa?” lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.

“E allora gli domandiamo dov’è la fermezza quando c’è da contrastare l’illegalità e il degrado, la cui piena responsabilità dipende direttamente dalla sua linea politica? Dov’è la fermezza quando nei momenti critici per Roma ha preso il primo aereo invece di rimanere al fianco dei romani? Dov’è la sua fermezza nell’affrontare l’emergenza rifiuti che regolarmente invade di spazzatura i marciapiedi della Capitale? Dov’è la fermezza quando i campi nomadi si ingrandiscono a danno dei cittadini e propone di dare casa ai rom in barba alle liste d’attesa infinite? Dov’è la fermezza quando i fumi tossici provenienti dagli stessi campi intossicano i residenti? Dov’era la fermezza quando intere famiglie si sono trovate senza saperlo aumenti spropositati delle tasse scolastiche? Dov’era la fermezza quando ha tartassato i cittadini con l’aumento di parcheggi a pagamento e della ztl peraltro tagliando decine di linee degli autobus in periferia? Dov’era la fermezza quando si è vantato di ospitare a Roma migliaia di immigrati e clandestini scatenando una guerra civile? Dov’è la fermezza quando Roma Capitale non ha ancora un bilancio per i malumori della sua maggioranza e si ritiene dare priorità alla delibera sulle unioni civili” conclude Santori.

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