Simbruini / “Non toccarmi, la mamma non mi riconoscerà più”: al via la campagna di sensibilizzazione per la tutela dei piccoli di capriolo

In Roma Est da Roma Est Magazine Commenti

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“La mia mamma è nei pressi e torna ad allattarmi. Io sono qui nell’erba, ma se mi toccate lascerete il vostro odore e lei non mi riconoscerà più”. E’ il dolcissimo manifesto dei Simbruini a lanciare la campagna di sensibilizzazione per la tutela dei piccoli di capriolo.

“La primavera è il periodo delle nascite. Non tutti sanno però che ogni specie alleva i propri piccoli in maniera diversa: ad esempio i caprioli appena nati non seguono la mamma durante i primi giorni di vita, ma rimangono nascosti nell’erba, aspettando che la madre ritorni ad allattarli”.

La mamma è lì, a poca distanza, non visibile a occhio umano, spesso nascosta nella vegetazione. Il piccolo quasi non ha odore per sfuggire ai predatori e il suo caratteristico manto pomellato lo aiuta a mimetizzarsi nell’erba e nella penombra del sottobosco. La stessa cosa accade per i cuccioli della lepre, che non vengono partoriti in una tana come accade nei conigli, ma in piccoli anfratti o avvallamenti del terreno, dove rimangono nascosti, appiattiti al suolo finchè non saranno pronti a seguirla.

“Durante questo periodo i cuccioli non vanno assolutamente disturbati né toccati. Sentendo l’odore dell’uomo le madri infatti non accetteranno più i piccoli. Bisogna evitare quindi di toccarli e soprattutto di prenderli, perché questi cuccioli non sono stati abbandonati e prelevandoli da dove si trovano li condanniamo ad una vita in cattività mentre la loro casa è la natura selvatica”, così la nota dell’ente Parco.

 

 

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