Guidonia / Operazione Ragnatela: Pucci ai domiciliari

In Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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E’ servita la formalizzazione del licenziamento da parte del Comune di Guidonia e una seconda istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato Alfredo Scaccia per ottenere la sostituzione della misura cautelare in carcere con quella ai domiciliari per Gilberto Pucci, ufficialmente ex dirigente del Comune di Guidonia che vedrà la fine della sua permanenza a Rebibbia nel pomeriggio di oggi, dove era detenuto da aprile nell’ambito dell’Operazione Ragnatela. Il 18 ottobre prenderà il via il processo. L’ordinanza firmata dal collegio composto dal presidente del Tribunale di Tivoli Nicola Di Grazia e dai giudici Marianna Valvo e Claudio Puliti è arrivata dunque con la prova documentale dell’interruzione definitiva del rapporto di lavoro tra Pucci e l’ente comunale unitamente alla collocazione in altra città – nel caso specifico Frosinone – per i domiciliari. Nel merito la pubblica accusa aveva dato motivato parere contrario alla sostituzione della pena per l’ex dirigente alle finanze. Pucci potrà arrivare nella sua nuova città senza scorta e con mezzi propri, e avrà l’obbligo di non comunicare con persone diverse da quelle che coabitano con lui e comunque da quelle indicate nelle carte processuali. Soddisfatto l’avvocato Scaccia. “Bisogna sempre osservare con rigoroso rispetto i giudici e i procuratori che operano scrupolosamente nell’interesse dell’amministrazione pubblica come nel caso di specie. A loro va un ringraziamento doveroso, con l’impegno di dimostrare nel corso del giudizio che avrà inizio il 18 ottobre la totale innocenza del dottor Gilberto Pucci, meritevole di stima incondizionata”. Un processo che sembrava lontanissimo, e che tra meno di un mese vedrà il suo attesissimo inizio.

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