Un comitato per dire no al sopruso dell’antenna messa “sotto casa” dei cittadini di Marco Simone e Setteville Nord dal comune di Roma. Battersi per questa causa è l’obiettivo principale del neonato Comitato per i diritti dei cittadini, operativo ufficialmente dal 21 gennaio. Sull’antenna (del gestore Ericsson) i membri dell’organizzazione fanno sapere che, una volta entrata a regime, “supererà certamente sia i limiti di legge previsti dal DPCM dell’8/7/2003 in materia di emissioni radioelettriche, sia quanto previsto dal “principio di cautela” espresso dal Documento Congiunto ISPESL-ISS, che per la massima protezione della salute, stabilisce che nessuna abitazione deve venirsi a trovare in direzione del cono principale di irradiamento delle antenne per telefonia cellulare e trasmissione radiotelevisive”. La speranza di un quartiere già provato dalla presenza di un altro ripetitore e di un elettrodotto aereo, e in cronica carenza dei servizi di base, spesso a causa dell’eccessiva urbanizzazione – il solito vecchio principio del “prima costruisco e poi vendo, poi penso a chi viene ad abitare qui” – è quella che “le autorità responsabili non vogliano subordinare il diritto alla salute della cittadinanza, pure costituzionalmente garantito, a insensate e cieche ragioni economiche”. Che sono quelle che prevalgono due volte su tre. Quando va bene.
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