Simbruini / Sicurezza stradale e fauna selvatica: il progetto

In Ambiente & Territorio, Roma Est da Redazione Commenti

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L’ultimo in ordine di tempo è stato un cucciolo di lupo, investito da una macchina nel cuore dei Simbruini e gettato in fondo a una scarpata da chi lo ha ucciso per nascondere la carcassa in quanto specie protetta da leggi nazionali e internazionali.

Nel mondo anglosassone si dice roadkill, ucciso dalla strada: l’espressione è cruda ma perfettamente calzante e riguarda tutti gli animali selvatici investiti dai veicoli a motore. Il fenomeno è noto a tutti e purtroppo vi si assiste ogni giorno, tanto che alcuni non vi fanno più caso.

“Tassi, volpi, faine, caprioli, cinghiali, ma anche i ben più rari gatti selvatici, puzzole e lupi sono investiti sulle strade del Parco, insieme ad uccelli come rapaci notturni e picchi, per non parlare poi degli animali d’affezione, soprattutto gatti domestici. La rete di strade presente nel territorio del Parco e nelle aree limitrofe costituisce in molti casi una trappola mortale per gli animali che necessariamente la devono attraversare anche quotidianamente; in più gli incidenti possono costituire un pericolo anche grave per chi viaggia sulle medesime strade”, così l’Ente Parco in una nota.

L’obiettivo è quello di ridurre gli investimenti a danno degli animali: per questo la Direzione Ambiente e Sistemi Naturali della Regione Lazio ha stanziato dei fondi per il Parco dei Monti Simbruini e la Riserva Naturale delle Montagne della Duchessa, aree incluse nell’areale periferico dell’orso marsicano, per effettuare azioni finalizzate alla riduzione degli impatti, alla messa in sicurezza delle strade e alla sensibilizzazione degli utenti su questo tema.

L’orso al centro dunque, ma non solo. Perché se da un lato il miglioramento della sicurezza stradale per l’orso marsicano è infatti uno degli impegni assunti dalla Regione Lazio nel quadro del Piano d’Azione per la Tutela dell’Orso Marsicano, dall’altro queste azioni risulteranno importanti per tutta la fauna selvatica coinvolta: proprio durante uno dei sopralluoghi congiunti svolti dai Guardiaparco del Parco dei Monti Simbruini e della Riserva delle Montagne della Duchessa, finalizzati ad individuare i tratti più pericolosi per gli attraversamenti della fauna selvatica, è stata rinvenuta la carcassa del cucciolo di lupo di circa sei mesi d’età.

“Mentre le indagini su questo caso sono ancora in corso, i sopralluoghi per la messa in sicurezza delle strade proseguiranno nei prossimi giorni, mentre i primi interventi saranno messi in opera a partire dal 2018 e vedranno la messa in posa di pannelli luminosi, bande ottiche e speciali catadriotti”.

L’invito dell’Ente Parco a chi viaggia sulle strade dell’area protetta è quello di procedere alle velocità prescritte dalla segnaletica stradale prestando la maggiore attenzione possibile agli attraversamenti della fauna selvatica. Per evitare che altre vite vengano tranciate dall’interno dei boschi. Casa loro, non nostra.

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