Guidonia / TMB all’Inviolata, il Consiglio dei Ministri dice sì. Barbet: “Decisione incomprensibile, non la accetteremo passivamente”

In Ambiente & Territorio, Primo Piano da Redazione Commenti

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La notizia è arrivata direttamente dall’amministrazione comunale di Guidonia, a poche ore da Natale. Il TMB, quello sotto sequestro giudiziario all’Inviolata, ha ricevuto il favore all’apertura da parte del Consiglio dei Ministri. “Un oltraggio alla città, la nostra protesta – spiega il sindaco Michel Barbet – non si fermerà”.

Si materializzano dunque fantasmi e incubi che da anni erano in agguato. L’impianto è stato collaudato nel dicembre 2015, ed era all’esame del Consiglio dei Ministri da mesi. “

“Il Governo in piena continuità con la Regione Lazio e proprio, guarda caso, a fine mandato, è stato sordo a quanto chiesto dalla città: non accetteremo passivamente l’arrivo di tonnellate di rifiuti nel nostro territorio. Guidonia Montecelio continuerà a sostenere quanto il Consiglio Comunale aveva chiaramente indicato ad agosto: non saremo la città dell’immondizia”.

Il TMB, che insiste nella zona sotto vincolo paesaggistico, era stato protagonista anche la scorsa estate, quando il consiglio comunale di Guidonia aveva chiaramente votato contro ogni ipotesi di apertura dell’impianto TMB in pieno Parco Regionale dell’Inviolata.

“Regione Lazio e, dopo anni di incertezza, Governo Italiano hanno preso la peggior decisione possibile che va nella direzione completamente opposta – prosegue il primo cittadino – ai giusti timori sulla salute dei cittadini e delle aspettative di una città che vuole rinascere proprio grazie al rilancio e alla valorizzazione dell’Ambiente e la Cultura”.

Decisione dunque incomprensibile per l’amministrazione comunale guidoniana. Sono già stati richiesti incontri con soggetti regionali e governativi per avere spiegazioni sulle motivazioni che hanno portato a questa svolta. Motivazioni che “permetteranno ad un impianto sotto sequestro dalla magistratura vecchio e obsoleto di fagocitare 140 mila tonnellate annue di rifiuti, per produrre combustibile per inceneritori e cementifici. Questo in un territorio che, con grande impegno e senso di responsabilità, attua da anni la raccolta porta a porta ed ha raggiunto proprio in questi mesi la percentuale del 67% di raccolta differenziata”.

Il fatto è anche occasione per un attacco politico. “Non dimentichiamo certo che la decisione che oggi porta a questo risultato è stata ampiamente sostenuta dalle due amministrazioni Rubeis che hanno sempre considerato l’impianto come un’opportunità per questa città e a cui prima i movimenti civici e successivamente l’opposizione pentastellata si erano sempre e duramente opposti”.

Da parte dell’amministrazione comunale la promessa del massimo impegno per la difesa dei cittadini e della volontà del consiglio comunale, che per la prima volta solo pochi mesi fa si era chiaramente espresso contro l’eventualità del via alle attività del TMB all’Inviolata.

 

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