Lo scorso anno il premio “Mario Soldati”. Stavolta il Premio internazionale “Mario Pannunzio” per la Sezione Giornalismo, Critica e Saggistica. Arriva un nuovo e prestigioso riconoscimento per il guidoniano Antonio Capitano: la giuria, presieduta dal Prof. Pier Franco Quaglieni ha ritenuto di premiare il breve saggio “Due, nessuno e centomila” pubblicato sulla storica Rivista Il Ponte (numero 8-9 2017) fondata da Piero Calamandrei.
“Lo scritto è incentrato su due eventi da tempo alla ribalta delle cronache nazionali. In particolare, il caso di Ettore Majorana decisamente simile a quello di Federico Caffè. Due storie misteriose e due figure di primissimo piano in diverse discipline”.
E’ lo stesso Capitano a raccontare i dettagli della sua opera. Fatti noti agli appassionati e agli addetti ai lavori. Per chi vuole saperne di più si rimanda alle opere La scomparsa di Majorana di Leonardo Sciascia e L’Ultima Lezione di Ermanno Rea, “per conoscere più da vicino, attraverso pagine come fotogrammi, la struttura cinematografica oscura e al tempo stesso schiarita da lanterne letterarie speciali. Lanterne in grado di illuminare il romanzo, il racconto, il documentario; insomma questi straordinari impianti narrativi possono assumere diverse forme, essendo una sorta di liquido letterario pronto ad adattarsi al contenitore costituito dalla forte idea di fondo”.
Vicende enigmatiche quelle narrate, che “trasformano l’arte dello scomparire in quella dell’immortalità al pari di personaggi letterari tra i quali possiamo citare, tra tutti, Don Chisciotte, lo sconfitto che vince continuamente su tutti e sul tempo, divenendo immortale”, così chiude l’autore.
Un riconoscimento di assoluto prestigio quello ricevuto da Capitano: il Centro Pannunzio è un importante Istituto italiano di cultura fondato da Arrigo Olivetti e Mario Soldati nel 1968 e presieduto dal noto giornalista, conduttore televisivo e scrittore statunitense Alain Friedman.
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