Tivoli. Una mostra per la città di Palmira: otto artisti denunciano le devastazioni in Siria

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Primo Piano da Yari Riccardi

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Si apre alle ore 17 di venerdì 16 dicembre la mostra d’arte “Etiam periere ruinae: Tivoli denuncia le devastazioni a Palmira”. Saranno le Scuderie Estensi ad ospitare le opere di otto artisti – Annaluce Aglietto, Giovanni di Carpegna Falconieri, Lucio Castagneri, Paolo Garau, Francesco Grizi, Massimiliano Kornmüller, Nino La Barbera, Andrea Tudini – per un evento curato da Chiara Strozzieri e organizzatodall’associazione culturale romana CulturArt Commission, di cui è presidente Giovanni Pettinicchio. Proprio in questi giorni sono ripresi i combattimenti nella città siriana. “La comunità tiburtina con questa mostra sulla magnifica e martoriata Palmira vuole significare la sua vicinanza allo straziato popolo siriano. Tivoli sempre attenta al recupero e alla valorizzazione – ha dichiarato l’assessore alla cultura e al turismo Urbano Barberini -delle sue radici e del suo patrimonio culturale non può essere sorda alle grida di dolore che provengono della città sorella Palmira.  La mostra arricchisce il fitto calendario di eventi che anche quest’anno hanno reso le Scuderie Estensi protagoniste del panorama culturale del nostro territorio. È indubbia la valenza artistica dell’iniziativa, che vede coinvolti sia volti storici nell’ambito artistico nazionale, sia interessanti novità”. L’evento è dedicato a Khaled Asaad, per una rassegna che intende denunciare e interpretare quanto è avvenuto in questi ultimi mesi a Palmira. Non va dimenticato il legame tra le due città: la Regina siriana Zenobia terminò i suoi giorni proprio a Tivoli. Una mostra dunque ad alto tasso simbolico. “Con questa prestigiosa mostra si vuole tenere vivo il ricordo di uno dei siti archeologici patrimonio dell’Unesco, che nel 2015 è stato parzialmente distrutto dallo stato islamico, lasciandoci orfani di meravigliosi reperti archeologici, come un arco di trionfo e delle torri funerarie romane. Non possiamo non rivolgere un pensiero  – chiude Barberini – di gratitudine profonda all’archeologo martire a cui dedichiamo la mostra. La decapitazione di Khaled Asaad è l’annientamento del nemico attraverso l’assassinio della memoria e di chi la difende al costo della vita. Questi atti di orrore vengono condannati da tutta la comunità tiburtina che, profondamente solidale al destino di Palmira, auspica, dopo la recente rioccupazione da parte dell’Isis, il ritorno alla pace e ad una Siria unita”. La manifestazione chiude il 23 dicembre, ed è organizzata con il patrocinio e il contributo economico dell’assessorato alla cultura del Comune di Tivoli, oltre ad essere inserita nel cartellone delle manifestazioni “Natale a Tivoli 2016”.

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