Guidonia. Lodo Ital Studi, vince il Comune: i cittadini non pagheranno 27 milioni di euro

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Roma Est da Redazione

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I cittadini di Guidonia Montecelio non pagheranno gli oltre 27milioni di euro richiesti dalla  Ital Studi Srl, società ingaggiata nel 2000 dall’allora sindaco dei Ds, Ezio Cerqua, per uno studio di progettazione di un nuovo cimitero in località Inviolata. Il collegio arbitrale, rispetto alla domanda di risarcimento avanzata dalla Ital Studi, ha infatti disconosciuto il diritto della stessa a ricevere una somma a titolo di risarcimento per inadempimento  dell’ente. Una vicenda, quella della Ital Studi, che preoccupava non poco i vertici dell’amministrazione, soprattutto il sindaco Eligio Rubeis, che in caso di esito avverso avrebbe potuto gettare le casse del comune in una condizione di default. Il Lodo, costituito per risolvere la vicenda, si è quindi risolto positivamente per l’Ente. Il collegio arbitrale ha infatti ritenuto di bocciare i quattro quesiti, proposti dalla società di progettazione, in particolare affermando il totale inadempimento della società, riconoscendo a favore di Ital Studi  soltanto una somma pari a circa 800 mila euro a titolo di rimborso delle spese sostenute dalla società per prestazioni comunque rese nell’interesse dell’Ente. Rimborso che si è determinato per non avere assunto a suo tempo la determinazione di risoluzione.  Una vicenda lunga – si è trascinata per oltre tredici anni –  e controversa, rispetto alla quale le precedenti amministrazioni hanno chiuso un occhio, cominciata appunto nel ’99, quando l’allora amministrazione di Centro-sinistra decise che era il caso per la città di godere di un nuovo impianto cimiteriale da realizzarsi su una area agricola di circa  trenta ettari, in località Inviolata. La fase progettuale fu appunto affidata alla Ital Studi Srl, impresa ingegneristica esperta e quotata come una delle migliori, si disse all’epoca, operanti nella Capitale. Passarono gli anni  e i terreni, di proprietà di un privato, Filippo Maria Todini, passarono nel 2008 di proprietà, finendo nel patrimonio del Consorzio dell’Inviolata Srl. Fu in quel momento che all’amministrazione, sempre di Centro-sinistra, stavolta targata Filippo Lippiello (sindaco Pd), venne voglia di non realizzarci più il famoso cimitero, ma non portando a termine le conseguenti determinazioni. Risultato: l’apertura di un contenzioso iniziato dalla Ital Studi nel 2011 con la richiesta di un risarcimento record di oltre 27 milioni di euro. Il Comune, a quel punto, faceva opposizione e si costituiva così il collegio arbitrale che avrebbe portato alla emanazione del Lodo in data 6 dicembre 2013. Quattro quesiti poneva Ital Studi, tutti rigettati: il primo chiedeva agli arbitri di accertare la risoluzione per grave inadempimento del comune di Guidonia Montecelio.  Il secondo quesito chiedeva agli arbitri di accertare l’illegittimità della determinazione dirigenziale numero 124, del 23 marzo 2011, con la quale il dirigente Umberto Ferrucci, aveva dichiarato risolto il contratto di appalto stipulato con Ital Studi nel lontano 2000, sul punto il collegio ha ribaltato la richiesta della società affermando che l’inadempimento sia da addebitare alla stessa.  Il terzo quesito prevedeva la richiesta a titolo risarcitorio della corresponsione di una somma pari a 27 milioni di euro (comprensiva di interessi e rivalutazioni), respinta, come abbiamo detto, solo in parte. Il quarto quesito chiedeva agli arbitri se dovevano essere imposte a carico del Comune le spese di giudizio ivi comprese quelle di funzionamento del collegio arbitrale e gli onorari degli arbitri. In questo caso i giudici hanno stabilito la compensazione delle spese.

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