Villalba / Ancora fuoco nella palestra di Piazza Martiri delle Foibe

In Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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<<…“Sembrano ogni giorno di più ambienti attrezzati per vivere”, racconta Ernesto. Ci indica una porta alla base delle scale. Proviamo a spingerla. E’ chiusa a chiave. “Si trovava al piano superiore poco tempo fa. Qualcuno è entrato, l’ha tolta e l’ha installata qui, predisponendo anche una serratura”…>>.

E’ divampato proprio in quella stanza il nuovo incendio all’interno di quello che resta della palestra di Piazza Martiri delle Foibe di Villalba, ennesimo episodio di quella che ormai sta assumendo i contorni di una vera e propria maledizione. Dal 2015 la struttura, devastata da un incendio, è simbolo di abbandono e degrado, nonostante gli sforzi del ViviVillalba di riportarla agli antichi fasti. Fatica enorme, che è andata a cozzare con la burocrazia e con i buchi neri del Comune di Guidonia, quelli relativi ai lavori mai iniziati nonostante le procedure di cottimo fiduciario avviate ormai anni fa, quelli dell’assicurazione – che ha impostato la pratica con i documenti predisposti dal ViviVillalba e non con quelli del Comune, che all’epoca non presentò neanche denuncia alle forze dell’ordine – con i soldi che dovrebbero essere arrivati nelle casse comunali da almeno due anni e mezzo, ma dei quali non si sente più parlare da tempo.

Tutto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica: le fiamme sono divampate al primo piano, all’interno di quella stanza che con tutta probabilità ha ospitato persone. Per fortuna questa volta dentro al palazzetto non c’era nessuno, come riscontrato dall’immediato intervento dei vigili del fuoco di Tivoli, che hanno immediatamente domato il fuoco.

Di fatto è stata colpita una delle poche parti rimaste “sane” – ovviamente si fa per dire: noto infatti il perpetrarsi di atti vandalici – visto che il piano superiore resta completamente devastato dagli ultimi incendi, così come il lato del bar (di quello che ne resta).

“Scriveremo di nuovo al Comune: ribadiremo ancora una volta – spiega il presidente del ViviVillalba Ernesto Schiavone – la nostra disponibilità ad essere d’aiuto per la riapertura del centro. Vorremmo essere i promotori di un progetto di recupero”.

Un progetto che oggi si presenta ancora più dispendioso. “Dopo l’incendio dell’ottobre 2015, l’ASDS ViviVillalba si era formalmente offerta di ristrutturare l’impianto a proprie spese. Disponibilità reiterata più volte in questi tre anni a tutte le amministrazioni che si sono succedute al governo del Comune di Guidonia. Una struttura – spiega l’associazione in una nota – che poteva essere recuperata tre anni fa, con una cifra tutto sommato ragionevole, 130.000 euro circa, oggi è luogo pericoloso, insalubre, lasciato all’abbandono, oggetto di atti vandalici periodici. L’esatto contrario di quello che era prima. In questi 37 mesi di incuria, i costi stimati per la ristrutturazione sono quadruplicati. Questi sono i costi della politica, altro che stipendi e vitalizi. E’ ora che qualcuno paghi per questo scempio”.

Da parte di Schiavone nessun passo indietro. “Continueremo questa battaglia, per Villalba e per i suoi giovani, che meritano spazi dignitosi dove poter crescere e diventare cittadini migliori”.

Solo poche settimane fa siamo entrati senza difficoltà – la porta era aperta – nella palestra. Questo è il racconto di quella visita, a metà tra horror, reportage sul vandalismo ed emergenza abitativa: http://www.romaest.org/news/11/2018/villalba-siringhe-bivacchi-rifiuti-porte-chiuse-continua-morire-palestra-piazza-martiri-foibe/

Il tutto senza dimenticare la questione della sicurezza, più volte segnalata dai residenti. La palestra sta diventando l’esatto contrario di quello per cui era nata. E continua a morire, nell’indifferenza di chi dovrebbe difenderla e supportare chi in quel luogo ha contribuito a far crescere ragazze e ragazzi di ogni età.

 

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