Tivoli / Domenica 3 dicembre c’è “Tivolio” al Santuario di Ercole Vincitore

In Terza pagina da Yari Riccardi Commenti

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Promuovere la stretta relazione con il territorio, con le realtà sociali e con le strutture economiche legate all’agricoltura di qualità. Su queste basi poggia la manifestazione “Tivolio” organizzata per domenica 3 dicembre nel Santuario di Ercole Vincitore dall’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este.

“Le azioni si svilupperanno, per l’anno 2017, con un evento che vede la possibilità di riunire produttori e consorzi afferenti al mondo dell’olivicultura in un complesso monumentale che ha vissuto ininterrottamente per duemila anni: il Santuario di Ercole Vincitore. Herakles aprirà per la prima volta le porte del Santuario ai coltivatori di olivi e a quanti desiderano degustare, acquistare e apprendere le tecniche di produzione e di riconoscimento delle qualità di questo nobile prodotto”, così l’istituto in una nota.

L’evento si svolgerà negli antichi spazi che hanno visto scambi, commercio e transito di persone e greggi, spazi che oggi si ripropongono come luogo di esposizione e commercializzazione di oli evo, derivati alimentari e per il benessere, piante, strumenti specialistici, testi professionali, ecc. Analogamente la cultura dell’olio sarà promossa anche attraverso una serie di conferenze che spaziano dai modi di produzione antichi a quelli rinascimentali, analizzano le provenienze delle diverse varietà, fino a giungere alle valutazioni sulle doti alimentari e sull’analisi della qualità e della degustazione, con una prova pratica.

“L’Istituto e le sue quattro strutture non sono un arcipelago disgiunto dal territorio – afferma il neo Direttore Andrea Bruciati – ma, al contrario, si propongono quali luoghi di eccellenza per la formazione di un dibattito formativo, volto allo sviluppo sociale delle comunità che vi afferiscono. Cerchiamo perciò di promuovere interventi che abbraccino l’intera filiera produttiva agroalimentare perché si tratta di siti monumentali dalla natura anfibia, dalla grande bellezza artistica e dall’incomparabile valore paesaggistico. Vorrei che l’Istituto fungesse pertanto da enzima per stimolare una nuova politica di crescita ed un cambio di mentalità: in questo senso non vedo contraddizioni nel porre in produzione l’uliveto di Villa Adriana, di cui presenteremo una prima spremitura simbolica proprio durante questa manifestazione al Santuario. Crediamo fortemente e in maniera sentita su questo appuntamento che, mi auguro, diventerà vetrina internazionale di eccellenza nel settore in pochi anni grazie ad un’azione congiunta fra Enti e associazioni preposte”.

Risulta basilare all’interno di un’area geografica così articolata e ricca di biodiversità “promuovere una strategia ecocompatibile che investa, con un approccio morbido e lento, in una riappropriazione dei luoghi per un rispetto delle radici e delle peculiarità che connotano il territorio”, così chiude Bruciati.

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