Monterotondo / Brucia il negozio della ex per fingere l’esistenza di un persecutore e tornarci insieme: lo stalker è lui

In Cronaca & Attualità da Yari Riccardi Commenti

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Lei lo aveva lasciato ad ottobre. Lui aveva escogitato un piano crudele per costringerla a riallacciare i rapporti. Aveva bruciato il negozio della donna ubicato a Monterotondo: è stato così arrestato dai Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina con la collaborazione dei Carabinieri della Stazione di Monterotondo un romano di 44 anni in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma con l’accusa di atti persecutori.

Il piano dell’uomo era cominciato ad ottobre: dopo averle fatto “terra bruciata” intorno screditandola con amici e conoscenti, tramite utenze telefoniche fisse, cellulari ed e-mail non direttamente riconducibili a lui, ha iniziato a tempestarla di telefonate e messaggi minatori per intimorirla facendole credere l’esistenza di un uomo che la perseguitava.

Per rendere più credibile il tutto è entrato nell’abitazione della ex in sua assenza ed ha danneggiato con dell’acido il contenuto dei cassetti della biancheria della donna, poi le ha rotto i tacchi di tutte le scarpe e, per finire, le ha danneggiato l’auto.

In un contesto il 44enne ha offerto aiuto alla donna per identificare lo stalker, che poi si è rivelato essere lui, con il solo scopo di riavvicinarsi a lei e provare a ritornarci insieme.

La vittima, fortemente impaurita e temendo per la sua vita e per quella delle figlie, si è rivolta ai Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina per denunciare i fatti accaduti.

I fatti del 22 novembre sono alla fine stati fatali per l’uomo, quando lo stalker ha dato fuoco alla saracinesca del negozio della donna, ubicato a Monterotondo, dopo averla cosparsa di benzina. Le indagini dei Carabinieri di Monterotondo, grazie anche ad alcune testimonianze, hanno focalizzato l’attenzione proprio sul 44enne dando l’impulso definitivo alle indagini sulle precedenti denunce.

Ottenuti i riscontri ai loro sospetti e l’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria, i Carabinieri hanno arrestato l’uomo. Le successive perquisizioni hanno consentito di trovare ancora nella sua auto una tanica di benzina probabilmente utilizzata per incendiare la saracinesca del negozio, dei guanti in lattice e un lenzuolo probabilmente utilizzato per ricavarne la “miccia”.

Nell’abitazione dello stalker, i Carabinieri hanno anche trovato una pistola calibro 9, regolarmente detenuta per uso sportivo, e due caricatori con 20 colpi, che è stata sequestrata.

Il 44enne si trova, ora, nel carcere di Regina Coeli.

 

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