Tivoli. Petrini: “Terrorismo, tuteliamo anche la Provincia”

In Cronaca & Attualità, In Evidenza, Politica da Yari Riccardi

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In tempi di così grande incerteza occorre una rinnovata presenza dello Stato nel territorio. E nessuna parte deve essere dimenticata. Nasce su questa base la nota del consigliere comunale di Tivoli Alessandro Petrini, che analizza l’attuale contesto italiano dopo i fatti di Parigi, che hanno delineato “una nuovo modo di colpire del terrorismo che non si concentra più sui cosiddetti ‘bersagli sensibili’ ma allarga la sua azione a punti di aggregazione comuni. Non solo dunque i monumenti più importanti del centro di Roma potrebbero essere presi di mira ma anche le periferie e le zone della Provincia che, con l’arrivo del Giubileo, si apprestano ad accogliere milioni di turisti”. Preoccupazione, quella del consigliere, nata dopo l’annuncio di 700 uomini in più pronti per Roma. “Sono forse presenze da stornare dalla Provincia? Invece di pensare esclusivamente alla sicurezza della più grande città d’Italia sarebbe giusto tutelare l’intero territorio, magari estendendo anche ad esso l’operazione Strade Sicure svolta egregiamente dal nostro Esercito”. Un tavolo sulla Sicurezza al quale spiccava l’assenza della Città Metropolitana. Chi avrebbe dovuto esserci? Il Prefetto Gabrielli? Il commissario Tronca? Il sindaco Alessandri? “Questo caos istituzionale è dovuto alla pessima legge Del Rio che ha finto di cancellare le Province per creare un’articolazione territoriale dello Stato strana, ibrida, vuota e senza nessuno che la diriga, lasciando senza tutele e riferimenti un milione e mezzo di cittadini” conclude Petrini.

 

 

 

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