Tivoli. Gallotti, no alla discarica di Corcolle anche negli incontri con Pecoraro e Di Paolo

In Ambiente & Territorio, Cronaca & Attualità, In Evidenza da Yari Riccardi Commenti

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Ancora un no. Non si smuove – e meno male, aggiungiamo noi – la posizione del sindaco di Tivoli rispetto alla discarica di Corcolle, opera che avrà un impatto ovvio su Villa Adriana e quindi su Tivoli. Un rifiuto ribadito anche al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e a Pietro Di Paolo, assessore regionale alle Attività produttive e Politiche dei rifiuti, durante l’incontro di venerdì. “Con il prefetto – ha commentato il sindaco di Tivoli – abbiamo avuto un lungo colloquio richiesto per esaminare nel suo complesso la situazione che coinvolge il territorio di Tivoli con l’eventuale apertura della discarica a Corcolle. Il prefetto ha ascoltato attentamente le osservazioni che ho fatto: la nostra ferma contrarietà a permettere l’apertura della discarica a due passi dal sito di Villa Adriana che merita la massima tutela visto che l’Unesco lo ha definito non a caso Patrimonio dell’Umanità. Ho avuto modo di ribadire le tante preoccupazioni che una scelta del genere ha generato, legittimamente, in tutta la collettività”. A quanto pare il prefetto ha detto a Gallotti che di certo, per ora, c’è solo l’individuazione dell’area: sono necessarie altre indagini per la realizzazione della discarica, che non sarà come quella di Malagrotta, ma un deposito di rifiuti già trattati. Magra consolazione, che poco aggiunge e poco toglie al quadro complessivo, anche perchè “la posizione del Comune di Tivoli è comunque irremovibile”. Dopo Pecoraro, è il turno di Di Paolo e del dirigente Mario Marotta, ricevuti dal sindaco e dal consigliere comunale Giorgio Tommasi. “Anche in questa occasione – chiude Gallotti – abbiamo portato avanti le istanze del Comune e dei cittadini di Tivoli. Un incontro istituzionale per rimarcare il nostro più assoluto disappunto ad un progetto che crea forti danni al territorio”. Di solito, in queste occasioni, i cittadini si mobilitano, e viene da loro il più ampio dissenso. La Regione, o chi per lei, se lo aspetta e prende le giuste contromisure a livello politico, giocando di sponda con la politica locale. Stavolta non sembra accadere questo. Stavolta – tra l’altro tra due amministrazioni dello stesso colore – sembra esserci uno “scontro” netto e deciso, come le posizioni assunte nelle ultime settimane da Gallotti. Se mantiene il punto, il no di una città forte come Tivoli è un punto di partenza per tentare di “salvare” – ci vorrà un miracolo – un territorio già compromesso, e che poco potrebbe sopportare la presenza di due discariche a pochi chilometri di distanza.

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