Fonte Nuova / Nomentana Bis e Palombarese, di nuovo al lavoro le associazioni: richiesto incontro a Virginia Raggi

In Roma Est da Alessandra Paparelli Commenti

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L’Associazione Cittadini per Fonte Nuova con la sua Presidente pro tempore Donatella Ibba insieme al Comitato Cittadini di Fonte Nuova con il suo Presidente, Luigi Sarcina, hanno scritto insieme a Virginia Raggi, Sindaco di Roma e della Città metropolitana, perché  vengano ricevuti in tempo breve per discutere del prolungamento della Nomentana Bis e del rifacimento dell’asfalto del tratto provinciale della Palombarese, ormai “drammaticamente compromesso”, come si legge dalla pec inviata in data 25 settembre scorso.

Ricordiamo che alcuni mesi fa era stata fatta una raccolta firme di cittadini per promuovere la messa in sicurezza ed il prolungamento della Nomentana Bis. Era arrivata soltanto sulla messa a norma, per il resto nessuna risposta ulteriore. E’ stato dunque richiesto un incontro dato che “l’accesso agli atti non è stato rispettato”.

L’istanza era stata presentata con allegata una raccolta firme (avviata tra i cittadini dei comuni di Fonte Nuova, Guidonia Montecelio e Sant’Angelo Romano) al Sindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale, Virginia Raggi e al Vicesindaco Fabio Fucci, delegato alla viabilità, per richiedere con estrema urgenza  la messa in sicurezza della Nomentana Bis e la riapertura del procedimento  per la costruzione del tratto di strada mancante fino alla Centrale del latte, sospesa nel 2014.

Tante le motivazioni denunciate nell’istanza, in primis la questione sicurezza: infatti, come leggevamo nelle motivazioni, la Nomentana Bis fin dalla sua apertura, aveva visto numerosi incidenti anche gravi con vittime (ricordiamo tre vittime in un lasso di tempo di quindi giorni, nei mesi scorsi).

L’istanza inoltre denunciava la mancanza di dissuasori per delimitare la velocità con la strada di notte  scarsamente illuminata. Inquinamento ambientale, nessuna barriera di sicurezza e altro aspetto molto pericoloso – si leggeva ancora nell’istanza – l’attraversamento di animali nella carreggiata.

“Di mattina, in uscita verso Roma e al rientro di sera, il forte traffico dovuto al pendolarismo – come scritto nell’istanza inviata alcuni mesi fa – crea ingorghi con file chilometriche causate dalla strozzatura per il mancato prolungamento del tratto fino alla Centrale del latte. Il completamento con la costruzione del tratto mancante – si chiedeva – permetterebbe uno scorrimento più fluido e una forte riduzione del traffico”.

Facciamo un passo indietro e ricordiamo anche che nel 2014 fu il Mibact (Ministero dei Beni Culturali) a porre il veto su quel tratto per il completamento della bretella, in base al Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR).

Nell’istanza veniva rimarcato il fatto “che in tale Conferenza gli enti preposti (i Comuni interessati), non considerarono il fatto che bisognava costruire soltanto un tratto di meno di 1 km.  Inoltre, in materia di competenze tra Stato e Regioni, nonchè ai sensi dell’art. 9 della Costituzione, è preminente l’interesse  nazionale  e quindi quello viario per tutti i Comuni del nordest Lazio, sul PTPR”.

Per ultimo ricordiamo anche che nell’istanza presentata si parlava di un altro problema, molto serio: la somma di centomila euro di soldi pubblici spesi per progettazioni e indagini archeologiche, questa opera diventa dunque fondamentale per le necessità di scorrimento viario che inevitabilmente si creeranno nel 2022  con  la manifestazione internazionale di golf  Ryder Cup, che si svolgerà nel Golf Club Marco Simone , dove è previsto un afflusso imponente di oltre 300.000 persone.

 

 

 

 

 

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