Guidonia Montecelio: Consiglio Regionale Lazio, al via la discussione cave-settore estrattivo

In In Evidenza da Alessandra Paparelli Commenti

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E’ in corso al Consiglio Regionale Lazio la discussione sulle cave-settore estrattivo di Guidonia Montecelio: tema delicatissimo (un presidio fisso di operai è presente sotto al Comune di Guidonia ormai da settimane per la contestazione all’Amministrazione Barbet).  Un braccio di ferro tra operai, sindacati, aziende e Comune di cui abbiamo parlato anche in onda a Radio Italia Anni 60 Roma, 100.5 FM , famiglia di Radio Italia, nella trasmissione “Breakfast in Italia“; sono intervenuti al riguardo vari esponenti politici: i Consiglieri Regionali Michela Califano del Partito Democratico, Valerio Novelli del M5S, Giancarlo Righini di FdI, Antonello Aurigemma di Forza Italia (abbiamo ricordato con Aurigemma il documento proposto dalla Consigliera Regionale Laura Cartaginese, tiburtina, che terrà ad includere e potremmo dire, riabbracciare, “tutte le aziende del settore estrattivo nel dispositivo”) e infine il Consigliere Comunale di opposizione Emanuele Di Silvio del Partito Democratico, già candidato sindaco alle ultime amministrative.  In diretta avevamo cercato di capire come uscire dall’impasse, come coniugare posti di lavoro a rischio, tutela dei lavoratori e ambiente, metodo e merito.

Sono 23 i sub-emendamenti presentati: in aula – ricordiamo – la discussione sta trattando in particolare di un emendamento al collegato di Bilancio portato da  Gian Paolo Manzella, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio; emendamento a sua volta “sub-emendato”, con esattamente 23 sub-emendamenti presentati. Tutte le forze politiche hanno apportato modifiche: 15 sono quelli presentati dal M5S, 5 da FdI, 2 da Forza Italia e 1 dal Partito Democratico. L’emendamento in pratica sospende i provvedimenti in corso ma non risolve i problemi delle due cave raggiunte da revoca, con 120 operai già licenziati. La Regione chiede verifiche straordinarie e congelamento dei pre-dinieghi fino al termine delle verifiche.

Al momento, mentre scriviamo, c’è stata una doppia sospensione in aula poichè tre sub emendamenti hanno richiesto una riformulazione da parte dell’Assessore Manzella: si è trattato di due di FdI e uno del M5S, il 6° per la precisione che impegnava la Giunta con una specifica sulle forze dell’ordine da mettere in campo per i controlli: l’Assessore riferiva in aula che assumere un termine più generico avrebbe permesso alla Regione più libertà nelle convenzioni con le specifiche forze dell’ordine; il 7° sub-emendamento di FdI, accantonato per riformulazione, viene approvato poi all’unanimità. L’8° sub-emendamento presentato da FdI sui tempi di attivazione delle verifiche, entro 12 mesi, è stato riformulato e approvato. Il 9°, del M5S approvato in toto. Il 10° – sempre del M5S – approvato.

L’Aula decide ora una nuova sospensione: si riprenderà dall’11° sub-emendamento di Forza Italia, proposto da Laura Cartaginese e sottoscritto da tutto il centro-destra.

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