Roma / Alla scoperta del Cimitero Acattolico

In Terza pagina da Alessandra Paparelli Commenti

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L’Associazione Roma Slow Tour organizza il 30 settembre, dalle ore 10.30 alle 12.30, una passeggiata nel cimitero acattolico di Piramide, Roma.

Lasciare un fiore sulle tombe dei poeti inglesi Keats e Shelley (quest’ultimo non morì a Roma ma volle essere sepolto in questo luogo, accanto al figlio morto a soli tre anni) può risultare una delle esperienze più emozionanti e intense della vita, per gli amanti della poesia. Stiamo parlando del Cimitero degli artisti e dei poeti, il cimitero acattolico di Piramide nel quartiere Testaccio.

Il programma della mattina prevede il tema “sulle tracce della storia, dei personaggi illustri e delle opere d’arte del Cimitero Acattolico”.

Una mescolanza di lacrime e sorrisi, di pietre e di fiori, di cipressi in lutto e di cielo luminoso, che ci dà l’impressione di volgere uno sguardo alla morte dal lato più felice della tomba”, come lo descrive il poeta romantico inglese Henry James.

Spesso oggetto di ricchi programmi artistici, un vero museo a cielo aperto, con opere d’ arte struggenti: tombe degli artisti di un fascino senza senza età.

Durante l’anno, il cimitero acattolico di Piramide è oggetto di intervento da parte di attori, chitarristi e voci narranti come guida e offre sempre lo spunto per vedere nuovamente le meraviglie di uno dei luoghi più romantici d’Italia e d’Europa, introducendoci alla vita e alle opere di uomini noti e celebri che lì riposano.

Poeti narrativi e visionari come Gadda, Keats, Shelley e la poesia romantica, Gregory Corso e la beat generation ma anche le vicende di misteriose donne come Rosa Bathurs o Lady Templin. Monumenti al limite del “dark” come l’Angelo del dolore o il sonno di Elisbeth Passarge, Malwida, anche Ettore Petrolini riposa a Testaccio, la tomba di Gramsci, il giornalista, poeta, filosofo, tra i fondatori del Partito Comunista d’Italia nel 1921.

La sua tomba meta di pellegrinaggi, sempre ricca di fiori ma anche di sassi: sono quelli che vengono deposti dagli ebrei sulle tombe, in segno di rispetto e affetto.

C’è molto silenzio e amore in questo luogo di pace, tra le tombe di Keats, Shelley e Severn, pregando per chi abbia desiderio nel rispetto di tutti coloro che sono lì sepolti, esperienza davvero commovente e coinvolgente.  Luoghi che ci proiettano in un mondo diverso, dove Roma non è più “Roma”, un percorso storico, naturalistico e artistico di grande valore.
Chi sotto semplici lapidi, chi tra splendide tombe, riposano uomini che oggi possiamo ancora omaggiare in una passeggiata e in un viaggio a ritroso, in una sorta di Antologia di Lee Master, capolavoro di poesie sul senso e il valore profondo della vita, una “Spoon River” con la meraviglia nostalgica di un passato che non c’è più.

Per informazioni e prenotazioni:
info@romaslowtour.com

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