Guidonia / Aec, in corso le pratiche per le assunzioni con la nuova Ati che gestisce il servizio

In Politica, Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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L’anno scolastico è pronto a ricominciare, e sembra essere risolto il caso degli Aec, alle prese ormai da mesi con un futuro lavorativo in bilico. L’Ati che andrà a gestire il servizio composto dalle cooperative Le Mille e una Notte (60%), FAI (20%) e San Saturnino (20%) ha assorbito tutte e 52 le lavoratrici e i lavoratori  – due hanno confermato le dimissioni – che lo scorso anno lavoravano per La Sponda: questa è la novità più importante emersa dal tavolo di trattativa che si è svolto il 5 settembre e che ha visto confrontarsi i sindacati – la Cgil è da mesi al fianco dei lavoratori in questa vicenda, come dimostrano anche le manifestazioni sotto il palazzo comunale negli scorsi mesi – le imprese aggiudicatarie del servizio e La Sponda come cooperativa uscente. L’appalto è andato all’ATI che vede capofila Le Mille e una Notte con un’offerta al del 15,87% in meno dell’importo a base d’asta. I lavoratori lavoreranno 13/14 ore a settimana: lo scorso anno erano 18 da contratto.

Il fronte aperto. “Gli inquadramenti vanno rispettati”: così Sabrina Staltari e Rita Zangari, rappresentanti sindacali della Cgil, commentano il punto sul quale maggiore si è rivelata la discussione. L’accento viene posto sulla mancata adesione da parte della cooperativa uscente all’accordo regionale che pone i lavoratori Aec in categoria C1: in questo modo la stazione appaltante non ha mai adeguato le tariffe relative. Il risultato è che le assistenti ad oggi si trovano tutte in B1. “Abbiamo già avvisato l’Osservatorio Regionale. Chiediamo – proseguono Staltari e Zangari – l’adeguamento da parte della stazione appaltante, dunque del Comune, delle tariffe contrattuali). Parliamo, è bene specificarlo, di costi veramente bassi per un lavoro di così grande responsabilità. Una Aec in categoria B1 prende 7,58 euro lordi all’ora. In C1 8,15 euro, sempre lordi. “Da mesi stiamo lavorando su questo caso – chiudono le rappresentanti della Cgil – e continuiamo ad avere attenzione massima per lavoratori e per l’utenza”.

L’importanza di un Aec. Importante ricordare l’importanza delle mansioni di un Aec, nello specifico assistente educativo culturale che svolge il proprio operato principalmente nelle scuole, dove in collaborazione con l’insegnante di classe e quella di sostegno si occupa di alunni con diverse disabilità, da quelle cognitive a quelle psicomotorie. Il tutto attraverso un piano educativo che viene stilato all’inizio dell’anno scolastico dopo una attenta osservazione dello studente: dunque non solo supporto in tutte le attività didattiche, ma anche principale “strumento” nelle mani dei bambini per portare avanti attività specifiche per il raggiungimento di obiettivi come il contenimento, il rispetto delle regole, la gestione delle emozioni, l’autonomia personale, lo sviluppo linguistico e molto altro. Donne e uomini in continua formazione: fattore fondamentale, perché parliamo di un lavoro che va svolto con umanità e professionalità, e ruolo spesso ben poco conosciuto. Non stiamo parlando di chi si occupa della sola igiene personale del bambino, compito che in realtà non spetta a un Aec a meno che non faccia parte del piano educativo del bambino, per fare in modo che questo possa imparare a gestire da solo tale necessità: spetta ad un Aec colmare tutte le esigenze del bambino, comprese quelle sanitarie. Non sono pochi infatti i lavoratori formati per il soccorso immediato e per la somministrazione di farmaci salvavita, proprio perchè sono loro ad occuparsene. Tutti i giorni.

 

 

 

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