Bando CUP, la UIL: “Dalla Regione sempre più confusione”

In Cronaca & Attualità da Yari Riccardi

Condividi

“Siamo stupiti dal del comunicato inviato dalla Regione Lazio che ha prodotto il risultato di far infuriare maggiormente tutti i lavoratori coinvolti nei Cup di Roma  e Lazio”. A parlare è Sandro Bernardini, Segretario Generale della UIL FPL di Roma e del Lazio, a proposito del bando per i CUP che molto sta facendo discutere. “Finalmente questa Regione esce dal silenzio e certifica gli esuberi che noi stiamo denunciando sin dall’uscita del bando. A nostro avviso i numeri sono ben altri purtroppo e lo dimostreremo nel prossimo tavolo tecnico”. Nessuna traccia delle migliorie nel servizio e dei risparmi a seguito delle nuove tecnologie, alla UIL risulta “solo l’ingresso delle Farmacie private nel sistema di prenotazione. Parlano di deroghe, dicendo cose non propriamente corrette visto che negli ultimi 3 anni sono state effettuate gare Cup nell’Asl Roma H, Asl Rieti, Ifo, Spallanzani, Asl Roma B, Asl Roma D, Asl Viterbo e Frosinone ed Ifo”. Numerose le domande che il sindacato ha posto alla Regione. Domande che ancora non hanno avuto risposta, “non hanno ancora risposto come mai sia stata aggiudicata  – prosegue Bernardini – da circa un mese la gara Cup nell’Asl Roma E, nonostante sia uscita quella centralizzata; 220 lavoratori saranno costretti, entro breve tempo, a passare con la nuova società aggiudicatrice con tutte le difficoltà legate ai nuovi contratti, orari, livelli e probabilmente sempre gli stessi lavoratori saranno costretti a ripassare ad una nuova società vincitrice del nuovo bando Cup Centralizzato, come se fossero degli oggetti da spostare a proprio piacimento”. Altri dubbi sono sulal fusione tra ASL RMB e ASL RMC, “se avverrà, ci ci domandiamo come mai in questo bando sono state inserite in lotti differenti, con il rischio di trovarsi lavoratori con contratti collettivi ed aziende differenti. La Uil Fpl di Roma e Lazio – conclude Bernardini – chiede la modifica di questo bando prevedendo  la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, con la stessa retribuzione, livelli e scatti, altrimenti continueremo con le azioni di protesta già annunciate insieme a cgil e cisl, a partire dallo sciopero del 21 Settembre”.

Condividi