Palestrina / Contabilità di una società “sparita” per occultare i ricavi e evadere l’Iva: due denunce e villa sequestrata

In Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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Ricavi nascosti per oltre 15 milioni di euro negli ultimi 5 anni. Iva evasa per 1,7 milioni di euro. Questo il “curriculum” di una società di Palestrina operante nell’installazione e manutenzione di impianti termoidraulici e nei servizi.

Lo hanno appurato i Finanzieri del Comando Provinciale di Roma: in mancanza delle scritture contabili e della documentazione amministrativa e commerciale di supporto, fatta sparite per ostacolare l’azione di accertamento, le Fiamme Gialle hanno dovuto ricostruire il giro d’affari dell’impresa spulciando le varie movimentazioni sui conti correnti bancari riconducibili sia alla società che ai soci oltre che a ricorrere all’invio di questionari ai suoi numerosi clienti per risalire ai compensi da essi versati a fronte delle prestazioni ricevute.

Ruolo determinante per il dimensionamento del volume delle transazioni commerciali hanno avuto anche i dati esposti nei bilanci regolarmente presentanti alla Camera di Commercio dalla società. La conclusione degli accertamenti ha portato per i due amministratori in carica dal 2009 al 2015 una denuncia alla Procura della Repubblica di Tivoli con le accuse di omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi e di occultamento e distruzione delle scritture contabili obbligatorie.

Grazie agli elementi raccolti dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Colleferro, il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Tivoli, su proposta della locale Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro preventivo di una villa di lusso, di proprietà di uno dei due soci, finalizzato alla confisca c.d. “per equivalente” in relazione alle imposte evase, agli interessi e alle sanzioni.

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