Tivoli. La Cartaginese sull’ex forzista Petrini: “Motivazioni labili”

In In Evidenza, Politica da Yari Riccardi

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A pensar male ci si azzecca? E’ questa la domanda che si pongono i vertici regionali e nazionali di Forza Italia, dopo la repentina uscita di Alessandro Petrini dal partito. Le motivazioni dell’ex forzista non convincono proprio, in particolare nel passaggio relativo alla formazione di un nuovo movimento cittadino. Complottismo forzista? Sulla vicenda hanno addirittura preso posizione i senatori Francesco Giro e Claudio Fazzone, i quali hanno fatto sapere che, nonostante le non nascoste difficoltà di FI, abbandonarla nel momento della difficoltà non è mai foriero di buoni presagi. Peraltro, grazie al quorum garantito dal primo partito del centro destra a Tivoli, Petrini e’ riuscito a valorizzare al meglio i suoi voti, facendosi eleggere. Voti che a poco sarebbero serviti, dicono, nelle altre tre liste che hanno supportato Laura Cartaginese, distaccata e perplessa. “Prendo atto dell’uscita di Alessandro da FI. Le sue motivazioni sono labili almeno quanto l’apporto che sino ad oggi ha dato alla città di Tivoli. L’impegno civico di un consigliere non si misura solo con atti, mozioni ed emendamenti in consiglio, ma soprattutto dalla presenza sul territorio, dall’aiuto fattivo alla cittadinanza, dallo sforzo profuso per migliorare le cose, le strade, i quartieri. Non vorrei che dietro la sua decisione ci fosse una pressione esterna, mi dispiacerebbe molto dover assistere ad una suo “salto della quaglia” in altri partiti, vorrebbe dire che c’era premeditazione, e quindi malafede. Ma sono certa che Alessandro resterà coerente almeno agli slogan portati avanti in campagna elettorale, grazie ai quali i cittadini gli hanno dato fiducia, lo hanno votato ed eletto. Qualcuno potrebbe anche eccepire sulla sua decisione di cambiamento: eletto nella lista di Forza Italia, ha sposato una causa. Venuta meno dovrebbe decadere il suo mandato, dicono molti miei colleghi del centro destra. A quel punto scatterebbe un posto in consiglio comunale al primo dei non eletti, Marino Capobianchi di Alleanza per Tivoli, se non erro. Quindi l’unico che ha diritto di esprimere un parere in tal senso, credo sia lui. Per quanto mi riguarda auguro ad Alessandro Petrini il futuro che le sue scelte gli porteranno a meritare. Personalmente inizia una nuova sfida che, dopo le vicissitudini familiari dei mesi scorsi, mi impegnerà a fondo nelle vesti di capogruppo e di consigliere, per continuare a dare le risposte che i miei elettori di Forza Italia mi hanno chiesto un anno fa e che non ho nessuna intenzione di disattendere. Io no”.

 

 

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