I cavatori non gradiscono i controlli e diffidano l’amministrazione Salfa: è una intimidazione. E presenta querela in Procura

In Ambiente & Territorio, In Evidenza, Roma Est da Riceviamo e Pubblichiamo

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comune di guidoniaPer l’assessore alle Attività produttive Patrizia Salfa il “caso” è talmente grave da meritare “una segnalazione alla Procura della Repubblica di Tivoli, in via cautelativa, a tutela degli uffici, del dirigente, vittime d’intimidazione, se non di minacce, da parte del presidente del Centro per la valorizzazione del travertino romano Filippo Lippiello”. La questione era esplosa venerdì scorso, quando il Lippiello, anche consigliere comunale in quota Lista Monti, oggi all’opposizione ma  già sindaco di Guidonia Montecelio fino al 2009, aveva fatto pervenire all’assessorato una lettera di diffida indirizzata al suo vertice burocratico. Lettera nella quale “…riteneva di dover denunciare preconcetta ostilità del Comune e del suo dirigente verso le attività estrattive…” (per gli atti prodotti in relazione ai controlli sul dissesto idrogeologico e sull’utilizzo degli inerti di cava ndas). <Come la città abbia potuto avere un sindaco che sembra ignorare che gli atti della pubblica amministrazione in nessun caso possono essere vessatori nei confronti di alcuno o alcunché  non riusciamo ancora a spiegarcelo – dichiara Salfa -; le amministrazioni pubbliche parlano per atti che per loro stessa definizione sono legittimi o illegittimi, mai vessatori. La legittimità o la illegittimità può essere stabilita solo dalla autorità giudiziaria presso la quale il Lippiello avrebbe dovuto impugnare le determinazioni, le circolari, le note assunte al protocollo dell’Ente a firma del dirigente di settore  invece di urlare alla luna, mettendo in campo, egli sì, comportamenti vessatori e discutibili nei confronti di questa amministrazione>. La Salfa è convinta – e lo mette nell’oggetto della denuncia  querela inviata oggi alla Procura della Repubblica – che vi sia stato dunque un atteggiamento intimidatorio da parte del Centro per la valorizzazione del travertino romano. Perché <è evidente che le iniziative messe in campo da questo assessorato, compresa l’indagine idrogeologica generale – spiega Salfa –  sono ritenute scomode dalla maggior parte dei titolari di attività estrattive del Centro che fa capo proprio a Lippiello, perché esse pongono fine all’autogestione che si è protratta per anni, specialmente quelli in cui Lippiello era sindaco>. E qui è l’attuale primo cittadino, Eligio Rubeis, a sollevare la questione, più squisitamente politica, del conflitto di interesse che nella circostanza si sarebbe palesato per Lippiello, amministratore e cavatore, consigliere comunale e presidente e del Cvtr  che diffida l’amministrazione che invece dovrebbe tutelare. <Mi auguro – dice Rubeis – che a fronte di un fatto tanto grave la questione della incompatibilità trovi riscontro in tutta la mia maggioranza e anche tra le opposizioni. Penso che sia arrivato il momento per il Pd di prendere  posizione, anche se – aggiunge – gli appelli al dialogo verso la categoria lanciati dall’ex capogruppo, candidato sindaco, Domenico De Vincenzi, sembrano andare in tutt’altra direzione. Non credo sia compito di una amministrazione pubblica trattare diversamente i cittadini, a cui si chiede di pagare le tasse, e gli imprenditori del travertino così da aprire trattative con il Centro per la valorizzazione del travertino romano che è soggetto privato. Non spetta all’Ente avviare una “trattativa commerciale”  proprio perché i cavatori non sono diversi dagli altri imprenditori e non sono certo una zona franca, una entità extraterritoriale, una repubblica indipendente, piuttosto sono un soggetto che agisce a scopo di lucro. L’amministrazione deve solo mettere in atto ogni azione finalizzata al controllo, come obbliga la legge e com’è stato fatto per la prima volta dall’assessore Salfa, accertando che il contributo ambientale dovuto ai cittadini di Guidonia Montecelio sia stato versato nelle giuste proporzioni e che i ritombamenti siano stati reali e non virtuali come sostenuto nelle perizie giurate, valide in attesa, appunto, di verifica e dunque di controllo>.

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