San Vittorino / Discarica di inerti a un passo da Villa Adriana, il punto del Coordinamento

In Primo Piano da Yari Riccardi Commenti

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“Ricordiamo che il progetto autorizzato era un ripristino ambientale, ci chiediamo quindi se e come verrà giustificato lo smaltimento di rifiuti in quella cava”. Torna sotto i riflettori dell’opinione pubblica la questione relativa alla discarica di inerti in zona San Vittorino, a un passo da Villa Adriana e dalle sue meraviglie. Il punto arriva dal Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni Salviamo Villa Adriana.

“La DAF Srl ha chiesto un rinnovo delle autorizzazioni in scadenza e la pratica in questo momento è in mano agli uffici della Regione Lazio, che hanno convocato la conferenza di servizi per il rinnovo della concessione”, così la nota del Coordinamento.

Il tutto è relativo a un progetto originario di ripristino ambientale, dunque decisamente complicato da collegare allo smaltimento di rifiuti nella cava. Collegare e dunque giustificare un eventuale azione in quella direzione.

Ci risulta inoltre che l’area sia al momento sotto sequestro, in seguito alle indagini avviate qualche mese fa, e anche qui ci chiediamo come si possa procedere a convocare una conferenza di servizi per un progetto in area posta sotto sequestro”.

Numerose le azioni poste in essere dal Comitato Salviamo Villa Adriana e dal coordinamento. “Abbiamo presentato un’istanza per richiedere l’annullamento in autotutela dei due decreti, ma non abbiamo ancora ricevuto alcun riscontro, se non una piccola nota in cui gli uffici regionali ci hanno informati che la proprietà ha chiesto il rinnovo”.

Impossibile evitare i dubbi. “Quei commissariali erano stati autorizzati nel 2008 in nome di una presunta emergenza, nello specifico terra e rocce di scavo dalla costruzione della Metro B1: già in quel caso considerare emergenza una fase prevedibile e obbligatoria del progetto di costruzione e scavi fa pensare”.

Ora non sembra esserci nessuna emergenza. “I decreti sono scaduti, con quale giustificazione si vuole smaltire rifiuti in una ex cava sulla quale è stato autorizzato un ripristino ambientale che secondo la normativa di settore dovrebbe essere fatta dall’ente territoriale? Molte sono le perplessità su cui deve rispondere il Comune di Roma sul cui territorio insiste l’area e le direzioni regionali competenti ai rifiuti ed alle attività produttive”. Vicenda dunque in fase di evidente, ed inquietante, sviluppo.

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