“Nessuno comunica con noi. Non sappiamo niente”. Sono piene di rammarico le parole di alcuni cittadini del borgo. Un rammarico amplificato, che diventa rabbia e rassegnazione, davanti al pessimo stato del parco dei Frati, che circonda il convento di San Michele.
Solo un anno fa la realizzazione del comitato spontaneo Quilli dei Frati, i quali oltre a realizzare piccole opere di manutenzione hanno più volte fatto presente la volontà di riprendere in custodia il parco a titolo gratuito. Occorreva solo aspettare la messa in sicurezza, necessaria ai Frati già prima dell’ordinanza di chiusura dei parchi nello scorso mese di marzo, “provocato” dal ben noto crollo dei due pini nella pineta di Guidonia centro.
Un’attesa lunga quelli dei monticellesi, più lunga rispetto a quella degli altri parchi del territorio. I Frati sono chiusi da tempo, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Oggi la situazione si è decisamente aggravata.
“Il parco è in totale stato di abbandono: stiamo aspettando ancora che qualcuno ci dica qualcosa, ma nessuno comunica con i cittadini di Montecelio”. Il riferimento è alla cronaca di queste settimane. “L’agronomo dovrebbe venire a valutare le condizioni degli alberi del parco, eventualmente abbatterne qualcuno, solo che qui non si sa nulla, non c’è una data, non c’è niente di niente”.
Il pensiero corre alla bella stagione, che rischia seriamente di iniziare senza uno dei suoi protagonisti, il parco e le sue piccole e grandi oasi di frescura. “Abbiamo paura che questa estate il parco dei Frati resti chiuso, i bambini di Montecelio non sanno dove giocare”.
E tra panchine che a malapena spuntano dall’erba, giochi distrutti e danneggiati e una diffusa sensazione di abbandono la stagione estiva sta davvero iniziando. E i cancelli dei Frati restano ancora chiusi, nell’attesa di conoscere il proprio destino. Il parco, certamente, ma anche i tanti cittadini che all’ombra di quel parco ci sono cresciuti. E intendono continuare a farlo.
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