Guidonia / PerArtEm, la mostra d’arte del Majorana

In Terza pagina da Yari Riccardi Commenti

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Un percorso che va dal sapere al saper fare, dalla progettazione alla realizzazione, dall’idea al progetto. Ciò che è stato pensato e fatto resta nei corridoi della scuola per essere messo in discussione, modificato e dunque migliorato.

Si chiama PerArtEm (Permanent Art Exhibition of Majorana) la mostra d’arte inaugurata alla fine dell’anno scolastico all’interno dell’istituto di istruzione superiore Ettore Majorana di Guidonia. L’esposizione riguarda i lavori svolti dal Dipartimento di disegno e storia dell’arte: in mostra ci sono le opere realizzate nel Workshop (giunto alla terza edizione) svolto nel 2016/2017, nei seminari e nelle lezioni giornaliere, in orario scolastico ed extrascolastico, svolte dai ragazzi. Nel progetto sono stati coinvolti i professori Valeria Cecafosso, Antonina Coppola, Roberto Ianigro, Gennaro Pedone, Claudia Tombini, Ciro Vitale.

Una dimostrazione più che concreta di come un metodo di insegnamento moderno possa coinvolgere con grande passione tutti gli studenti. Sulle pareti della scuola sono esposti tutti i lavori ideati dai ragazzi per l’ampliamento della scuola, per il fregio pittorico che ha messo insieme quadrato, sfera e pellicola, il progetto “Aula 3.1”, un vero e proprio plus valore per la scuola, modelli di aule fluide, con i banchi mobili, adattabili a varie funzioni e sul modello americano, dove sono gli studenti a muoversi.

E ancora i lavori svolti dagli studenti sulle loro case – “Qui hanno tirato fuori volumi – ha spiegato il professor Ianigro – e quindi desideri” – e i progetti sull’assonometria e la prospettiva, che ha portato creazioni più che originali nelle quali si percepisce con forza l’impegno messo dagli studenti, senza dimenticare i pannelli che illustrano i lavori fatti su fumetto, illustrazione e packaging.

In chiusura interessante il settore “Two Voice Lesson”, elaborato da Ianigro con le classi IIIB, IV B, VB e VG: 90 lezioni per 90 alunni, i programmi divisi per il numero di alunni e affrontato lezioni per lezione dagli studenti in veste di docenti. I ragazzi preparavano l’argomento, lo esponevano – naturalmente sotto il coordinamento del professore – in classe e si confrontavano. Impossibile non studiare. Impossibile non appassionarsi.

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