Alzarsi, scendere in strada e non rimanere in silenzio. Una mobilitazione spontanea, senza simboli “se non quello della cittadinanza attiva”, di fronte a una nuova violenza, ancora contro una donna, ancora nel territorio di Guidonia dopo i fatti del 2009, quelli del primo stupro di Via della Selciatella.
Si sono firmati “i cittadini del territorio” gli organizzatori della manifestazione in programma venerdì 25 maggio a Guidonia: l’appuntamento è alle 20 e 30 in Largo Falcone, inizio di un percorso che si snoderà attraverso la città e attraverso alcuni luoghi simbolo.
“Si camminerá per le nostre strade, con solidarietà, con coraggio fermezza e con colore. Ogni uomo è invitato a partecipare con una Rosa, ogni donna con un accessorio rosso, riprendendo il messaggio di Marielle Franco,morta proprio di femminicidio dopo aver illuminato il mondo con le sue lotte. La manifestazione, ovviamente, è aperta a tutti in veste di cittadini”, così gli organizzatori nella nota di presentazione.
Nessuna bandiera politica e nessuna strumentalizzazione dietro l’iniziativa. “Siamo cittadini che scendono per quelle stesse strade in cui non ci deve essere paura, non ci deve essere terrore, ma la libertà di girare e vivere il proprio territorio. Perché l’unico modo per vincere la violenza e la paura è sconfiggere il silenzio che alimenta entrambe. Per questo non si può prestare il silenzio ad un gesto simile e non lo si può prestare a dei tempi mediatici che consumano l’attenzione in pochissimo tempo, o alle strumentalizzazioni che si alimentano e generano altra violenza”.
Un silenzio da rompere protagonista della campagna social online in queste ore: l’hashtag, significativo e terribile allo stesso tempo, è #ilsilenziouccide, accompagnato da una foto con la mano che copre la bocca.
“La speranza è quella di iniziare un percorso che possa portare a più consapevolezza e a più collaborazione, che possa nascere – chiudono gli organizzatori – un movimento stabile di supporto alle tante associazioni che si battono, tra Tivoli e Guidonia per i diritti delle Donne e a quelle che lottano per un mondo senza violenza”.
Una lunga marcia nel cuore di un territorio. Un territorio colpito di nuovo al cuore, per un fatto che ha riportato tutti a 9 anni fa, quando nel gennaio del 2009 una ragazza venne violentata in Via della Selciatella.
Una marcia per la consapevolezza, con il simbolo delle rose, nel ricordo e nell’esempio delle ultime parole di Marielle Franco.
“Le rose della resistenza nascono dall’asfalto, siamo quelle che ricevono rose, ma siamo anche quelle che con il pugno chiuso parlano dei nostri luoghi di vita e resistenza contro gli ordini e soprusi che subiamo”.
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