Tivoli/Controlli dei Carabinieri, il bilancio del fine settimana

In Roma Est da Yari Riccardi Commenti

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Finisce con un bilancio di 7 arresti il fine settimana dei Carabinieri della Compagnia di Tivoli e dei reparti dipendenti.

Prima ha rubato più capi di vestiario da un negozio di articoli sportivi nascondendoli sotto i vestiti da lui indossati, poi ha colpito con calci e pugni l’addetto alla sicurezza che lo aveva scoperto: è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Tivoli un romeno di 42 anni, bloccati dai militari che lo hanno poi ammanettato. L’uomo sarà giudicato mediante il rito direttissimo, dovrà difendersi dall’accusa di rapina.

Lo stesso reparto ha poi arrestato presso una sala bowling un 36enne per maltrattamenti e atti persecutori nei confronti della compagna: i militari sono intervenuti rispondendo ad una richiesta di aiuto della donna, e hanno sorpreso l’uomo proprio mentre aggrediva fisicamente la vittima. Prima si sono sincerati delle condizioni della donna, poi hanno ammanettato e portato in caserma l’uomo.

Due cittadini di etnia rom di 23 e 34 anni sono invece stati sorpresi in flagranza dai Carabinieri della Tenenza di Guidonia mentre tentavano di forzare un distributore automatico all’interno di un’area di servizio.

A Ponte di Nona i Carabinieri della Stazione di Roma Settecamini hanno arrestato un 34enne e un 17enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: i due sono stati sorpresi dai militari proprio nell’atto di cedere a più acquirenti svariate dosi di cocaina che nascondevano dentro un cespuglio. Subito fermati, i Carabinieri hanno trovato in possesso dei due pusher diverse dosi di crack e di cocaina, pronte alla vendita.  Il 34enne sarà giudicato con il rito direttissimo, mentre il minore è stato accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza Minori di Roma.

I Carabinieri della Stazione di San Vittorino Romano hanno infine arrestato in via Ortona dei Marsi un 22enne mentre cedeva una dose di droga a un coetaneo: il pusher è stato portato in caserma e trattenuto in attesa del rito direttissimo, mentre l’acquirente è stato identificato e segnalato alla Prefettura, quale assuntore.

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